![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Le auto elettriche e ibride rappresentano il 52% delle immatricolazioni del 2017. E il Paese scandinavo si avvicina sempre più all’obiettivo fissato per il 2025 quando scatterà lo stop a benzina e diesel.
Incentivi sugli acquisti e agevolazioni fiscali (niente Iva e tassa di importazione), riduzione del bollo auto, parcheggi gratis o scontati, esenzione da ecopass e tariffe autostradali, passaggi gratuiti sui traghetti, possibilità di utilizzare le corsie preferenziali degli autobus nelle ore di maggior traffico e anche una certa coscienza ambientalista dei cittadini: così la Norvegia ha raggiunto un record storico, ovvero il superamento delle vendite di auto sostenibili su quelle dei modelli tradizionali.
Secondo i dati forniti dalla Norwegian Road Federation (OFV), nel 2017 la percentuale di auto elettriche e ibride ha toccato il 52 per cento delle nuove immatricolazioni (nel 2016 era il 40 per cento), mentre la vendita dei modelli a gasolio è crollata del 23 per cento. In particolare le auto completamente elettriche e quelle a idrogeno, che producono zero emissioni, hanno rappresentato il 20,9 per cento delle vendite totali. Tra i modelli green più venduti compare anche la Toyota RAV4, il SUV ibrido che garantisce le emissioni più basse e i migliori consumi della sua categoria (fino a 20 Km con un litro).
Con i dati diffusi sulle vendite di auto, l’obiettivo che si è dato il paese scandinavo di bandire le auto a diesel e benzina entro il 2025 sembra sempre più possibile, nonostante anticipi molto quello di altri paesi come Francia e Inghilterra che si sono concessi più tempo fissando il traguardo al 2040. Intanto il governo sta continuando a potenziare la rete di colonnine di rifornimento che già la scorsa estate era risultata insufficiente per l’aumento esponenziale della diffusione di auto elettriche.
Va detto però che è per merito della ricchezza del Paese che si riescono a garantire tutte le agevolazioni e gli incentivi per le auto sostenibili, ricchezza che deriva in gran parte dal petrolio grazie alla detenzione del più grande fondo sovrano del mondo che vale mille miliardi di dollari (anche se la Norvegia sta recentemente svoltando verso altre forme di investimento). In ogni caso il governo norvegese sta già facendo i conti con il mancato gettito fiscale derivante dalle agevolazioni e qualcuno ha già proposto di ridurle. Finora non è successo, ma in futuro si potrebbe dover correre ai ripari.
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