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Il paese nordico, già in cima alla classifica per le vendite di auto elettriche, potrebbe bandire l’auto a benzina nel giro di pochi anni.
Che la Norvegia stia puntando sulla mobilità sostenibile è cosa nota. Già da tempo la capitale Oslo ha annunciato di voler proibire l’accesso alle auto a benzina entro il 2019, mentre l’amministrazione pubblica ha dato un forte impulso all’installazione di colonnine per la ricarica pubblica.
C’è però un’altra notizia che sta attirando l’attenzione, tanto che pure Elon Musk, ceo di Tesla, ha detto la sua dal suo profilo Twitter. La Norvegia potrebbe vietare la vendita di auto funzionanti a combustibili fossili dal 2025, tra poco più di 10 anni.
Just heard that Norway will ban new sales of fuel cars in 2025. What an amazingly awesome country. You guys rock!! pic.twitter.com/uAXuBkDYuR
— Elon Musk (@elonmusk) 3 giugno 2016
La notizia arriva da un quotidiano nazionale, che titola più o meno “Frp rimuoverà tutte le auto a benzina”, come riporta l’Indipendent (L’Frp è il partito di destra norvegese). Anche se non si tratta di una decisione ufficiale, pare non manchino conferme all’interno dei partiti al Governo.
Se dovesse passare una legge simile, i cittadini norvegesi troverebbero già la strada spianata. Infatti, già a marzo di quest’anno, i due terzi di tutte le auto vendute sono state ibride, ibride plug-in ed elettriche: si tratta di 2.595 auto elettriche, 2.042 plug-in e 3.396 ibride immatricolate.
Un segnale che dimostra come, nel paese scandinavo, la transizione verso una mobilità a zero emissioni sia già iniziata. Complice sicuramente la politica del Governo nei confronti dell’auto a batterie, che offre ai propri cittadini tutta una serie di incentivi che potrebbero essere tradotti come assenza di bollo, riduzione dell’Iva all’atto dell’acquisto e riduzioni anche per le flotte aziendali.
Inoltre chi possiede un’auto elettrica non paga il parcheggio, non paga il traghetto e ha a disposizione le colonnine di ricarica pubbliche gratuite (fonte Greencarreports). Infine non sono dovuti i pedaggi su autostrade e ponti. Se si conta inoltre che il 99 per cento dell’energia elettrica prodotta in Norvegia proviene da idroelettrico, allora il cerchio si può considerare praticamente chiuso. In questo caso le emissioni derivanti dal trasporto privato vengono ridotte al minimo, siano esse CO2 o particelle fini, come il particolato. Girando per le strade di Oslo, potrebbe capitare di non sentire alcun rumore di motore a scoppio, già nei prossimi anni.
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