
Il ritratto di un bambino mutilato a causa dei bombardamenti israeliani a Gaza ha vinto il World press photo 2025, il concorso fotografico che da 70 anni documenta le complessità del presente.
A poche ore dagli attentati di Parigi, i più gravi che si siano mai verificati su territorio francese, donne e uomini musulmani di tutto il mondo hanno deciso di rilanciare l’hashtag #NotInMyName (già usato dopo gli attacchi a Charlie Hebdo) per dissociarsi senza se e senza ma dai fanatici, dagli integralisti, dai terroristi, dallo Stato
A poche ore dagli attentati di Parigi, i più gravi che si siano mai verificati su territorio francese, donne e uomini musulmani di tutto il mondo hanno deciso di rilanciare l’hashtag #NotInMyName (già usato dopo gli attacchi a Charlie Hebdo) per dissociarsi senza se e senza ma dai fanatici, dagli integralisti, dai terroristi, dallo Stato Islamico che hanno usato indebitamente l’Islam, la religione musulmana per compiere e rivendicare gli attacchi terroristici. In questa gallery alcuni degli scatti raccolti sui social network: “Non in mio nome”.
A poche ore dagli attentati di Parigi, i più gravi mai che si siano mai verificati su territorio francese, donne e…
Posted by LifeGate on Sabato 14 novembre 2015
L’ong umanitaria Emergency ha postato su Facebook le seguenti parole: “Diritti, democrazia e libertà sono l’unico modo di spezzare il cerchio della violenza e del terrore. L’alternativa è la barbarie che abbiamo davanti e alla quale non possiamo arrenderci”.
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Abbiamo chiesto a chi sta vivendo i tagli voluti dal governo di Washington, di raccontarci la loro esperienza. A rischio il progresso e il futuro stesso del nostro pianeta.
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