La legge sugli agenti stranieri, usata in Russia per reprimere il dissenso, è stata approvata in prima lettura. Migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Tbilisi: temono che la normativa comprometta i colloqui di adesione all’Unione europea.
Obama a Hiroshima 71 anni dopo lo scoppio della bomba atomica
Barack Obama è in Giappone. Per la prima volta un presidente in carica ha visitato il memoriale di Hiroshima, 71 anni dopo lo scoppio della bomba atomica.
Barack Obama è a Hiroshima, primo presidente nella storia americana, accompagnato dal primo ministro giapponese Shinzo Abe. Obama non si scuserà per le 1.945 persone uccise istantaneamente dalla bomba e per le circa 140mila vittime morte nel corso dell’anno, il 1945. Obama ha però ribadito la sua volontà di “raggiungere un mondo senza più l’atomica”.
“71 anni fa la morte è arrivata dal cielo e il mondo è cambiato. La guerra nucleare ha raggiunto qui il suo picco peggiore”, ha detto Obama dopo aver deposto una corona di fiori a suo nome sul memoriale della pace. “Le sole parole non possono dare voce a ciò che è accaduto – ha proseguito Obama-, ma dobbiamo condividerne la responsabilità e guardare la storia negli occhi, chiedere cosa dobbiamo fare per evitare di soffrire ancora. Dobbiamo fare il possibile per distruggere gli armamenti e bloccare i fanatici che vogliono impadronirsene”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Barack Obama e Shinzo Abe si sono incontrati a Pearl Harbor, dove 75 anni fa il Giappone sferrò un violento attacco alle forze navali americane.
Barack Obama andrà a Hiroshima. È il primo presidente americano a visitare il luogo dove gli Stati Uniti sganciarono la bomba atomica. Ma Obama non chiederà scusa.
Diverse fosse comuni sono state rinvenute nei pressi degli ospedali al Nasser e al Shifa, a Gaza. L’Onu chiede un’indagine indipendente.
Ci sono state alcune esplosioni in Iran. Fonti israeliane e iraniane parlano di attacco israeliano, ma mancano informazioni ufficiali.
In Sudan c’è la più grave crisi umanitaria al mondo, nonostante la poca attenzione della comunità internazionale sul conflitto iniziato un anno fa.
Dopo tre anni di carcerazione, Aung San Suu Kyi è stata trasferita ai domiciliari a causa del caldo torrido che sta colpendo il Myanmar.
A distanza di vent’anni, inizia la causa civile contro la società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib.
Il 19 aprile iniziano le elezioni in India. Dureranno 44 giorni e chiameranno al voto quasi un miliardo di persone.