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King Children, insieme a Paulo Dybala, lanciano la linea di occhiali da sole PD10. L’obiettivo è un futuro zero waste per l’azienda e l’intera industria.
PD10 è la prima collezione di occhiali da sole a rifiuti zero, realizzata dalla start-up americana King Children in collaborazione con il famoso calciatore Paulo Dybala, che ha contribuito personalmente alla progettazione dei modelli. Si tratta di un lavoro di ricerca e sviluppo tecnologico che ha portato alla realizzazione di montature su misura sostenibili, performanti e di tendenza che non cadono, non stringono e non scivolano. Il tutto condito dalla filosofia zero waste che contraddistingue questa realtà aziendale, entrata da poco a far parte del programma Impatto Zero® di LifeGate.
La collezione zero waste a marchio King Children vuole essere la prima di una lunga serie. Questa piattaforma tecnologica, fondata da Sahir Zaveri e David Lee, nasce con l’intento di contrastare gli sprechi dell’industria tradizionale per migliorarne i processi di progettazione e produzione.
“Per noi, questo è un viaggio in divenire che inizia con PD10”, racconta Sahir Zaveri. “Il nostro impegno è quello di creare e diffondere un modello di business in cui hai successo come azienda solo quando riesci anche a rendere il mondo un posto migliore. Ad esempio, per noi più rifiuti equivale automaticamente a prestazioni aziendali peggiori, poiché utilizziamo materiali di alta qualità che sono troppo costosi per essere sprecati”.
King Children ha ideato un processo produttivo virtuoso per cui gli occhiali da sole vengono realizzati su misura, partendo da misurazioni rilevate con una tecnologia di face-mapping che scansiona in 3D oltre diecimila punti del volto. Producendo esclusivamente su ordinazione, si azzera qualsiasi spreco legato alla sovrapproduzione tipica dei processi industriali tradizionali. “L’industria dell’occhialeria produce una grande quantità di rifiuti che proviene dal processo di fabbricazione, soprattutto per gli occhiali in acetato, e dalla catena di approvvigionamento”. La designer di King Children, Leslie Muller, specializzata nel mondo dell’eyewear, ci spiega che, “poiché si cerca di prevedere le tendenze con 9-18 mesi di anticipo, bisogna produrre un certo inventario senza sapere quanti modelli effettivamente si venderanno. Alla fine di ogni stagione, il risultato è che più della metà degli occhiali prodotti rimane invenduto e di conseguenza distrutto”.
Zaveri conferma di aver scoperto che “le aziende di occhiali tradizionali, in particolare quelle che producono occhiali in acetato, hanno un rapporto di scarto di 14 a 1, ovvero per ogni paio di occhiali venduti, vengono create 14 paia di rifiuti”. Considerando soltanto questo dato, il modello di produzione su misura adottato da King Children si rivela di gran lunga più sostenibile di quello adottato dall’industria tradizionale.
La prima linea di occhiali da sole PD10, a marchio King Children, è stata disegnata dalla designer Leslie Muller e dal giocatore di calcio argentino Paulo Dybala. “L’ispirazione chiave è lo stesso Paulo”, dice la designer. “La superficie geometrica, la montatura con ponte forato sul naso e le linee ampie sono tutti elementi che Paulo ha fortemente voluto”.
Coinvolgere il calciatore è stata una scelta di Zaveri perché, secondo lui, “Paulo è una forte icona del futuro, in quanto persona giovane e molto attenta nel modo in cui utilizza la sua influenza. Quando l’ho incontrato per la prima volta, sono rimasto molto colpito dal suo desiderio di contribuire alla creazione di un mondo migliore. È stato abbastanza naturale lavorare insieme perché, sin dal primo incontro, ci ha dimostrato rispetto e ammirazione per i nostri obiettivi e noi abbiamo ritenuto che il suo impegno potesse essere un potente amplificatore per trasmettere il nostro messaggio”.
Il modello di business adottato da King Children si pone come una valida soluzione per l’industria dell’occhialeria, ma anche per l’intero comparto moda. “Il fatto di essere un’azienda a rifiuti zero rende molto più semplice essere a impatto zero poiché non produciamo troppo”, conclude Sahir Zaveri raccontandoci perché King Children ha scelto di unirsi al programma Impatto Zero®.
“Oggi King Children è leader nel movimento Zero waste. Il nostro modello ci consente di realizzare prodotti per ogni singolo cliente azzerandone gli sprechi. La nostra speranza è di collaborare con altre aziende in futuro per aiutare l’intero settore della moda a trasformare il proprio modello in un sistema a rifiuti zero”.
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