World press photo 2020, annunciati gli scatti finalisti

Tra gli autori delle fotografie in gara per vincere il prestigioso concorso di fotogiornalismo, anche diversi italiani. I vincitori saranno annunciati ad aprile.

La fotografia riveste un ruolo importante nell’informazione: arricchisce le notizie, contribuisce a raccontare storie e offre uno sguardo sul mondo. “Le fotografie forniscono testimonianze. Una cosa di cui abbiamo sentito parlare, ma di cui dubitiamo, ci sembra provata quando ce ne mostrano una fotografia”, scriveva la scrittrice e filosofa statunitense Susan Sontag.

Leggi anche: Le foto che hanno vinto il World press photo 2020

Dal 1955 il World press photo, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese, premia le migliori fotografie giornalistiche dell’anno appena trascorso. Sono stati annunciati i finalisti della 63esima edizione del premio, tra i 4.282 fotografi partecipanti, autori di 73.996 immagini, la giuria del concorso ha selezionato 44 fotografi da 24 paesi: Algeria, Australia, Bielorussia, Belgio, Canada, Danimarca, Etiopia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Giappone, Lituania, Messico, Polonia, Perù, Russia, Sudafrica, Corea del Sud, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. I vincitori saranno annunciati il prossimo 16 aprile nella cerimonia che si svolgerà ad Amsterdam.

Le foto finaliste nominate dal World press photo 2020

Il concorso prevede diversi riconoscimenti, i premi principali sono il World press photo of the year, dedicato a un singolo scatto, e il World press photo story of the year, introdotto nel 2019 e che premia una storia, quindi una serie di foto. Sono inoltre premiati gli scatti ripartiti in otto categorie: contemporary issues, ambiente, general news, progetti a lungo termine, natura, persone, sport e spot news. Ogni categoria ha tre finalisti per scatti singoli e tre per le storie.

Leggi anche: Le storie delle fotografie che hanno vinto il World press photo 2019

Sei sono i fotografi che sono stati nominati per il World press photo of the year: Mulugeta Ayene, che ha documentato la straziante sofferenza di una donna che ha perso un parente, vittima dell’incidente aereo del Boeing della Ethiopian Airlines, in Etiopia; Farouk Batiche, con una foto degli scontri tra manifestanti e polizia in Algeria durante una dimostrazione antigovernativa; Yasuyoshi Chiba, che ha colto un momento significativo delle proteste in Sudan per chiedere un governo civile; Tomasz Kaczor, con l’intensa foto in bianco e nero che ritrae una giovane armena da poco ripresasi dallo stato catatonico causato dalla sindrome da rassegnazione; Ivor Prickett, che ha immortalato la visita che un combattente curdo delle Forze democratiche siriane, gravemente ustionato, riceve dalla fidanzata; e Nikita Teryoshin con la foto, quasi straniante, che mostra un venditore di armi militari in occasione di una fiera di armi negli Emirati Arabi Uniti.

Leggi anche: La foto dell’assassino dell’ambasciatore in Turchia vince il World press photo 2017

Tre sono le storie dei fotografi nominate per il World Press photo story of the Year: Nicolas Asfouri, che ha documentato le proteste ad Hong Kong scoppiate in seguito all’emendamento a una legge sull’estradizione; Mulugeta Ayene, per un lavoro sul lutto dei parenti delle vittime dell’incidente aereo del volo ET 302 avvenuto in Etiopia; e Romain Laurendeau, per il dettagliato ritratto dei giovani algerini per comprendere la genesi delle rivolte dello scorso anno.

Gli autori delle fotografie finaliste nelle altre categorie sono Sean Davey, Mark Peterson e Nikita Teryoshin per la categoria contemporary issues foto singole; gli italiani Nicolò Filippo Rosso e Lorenzo Tugnoli e Steve Winter per la categoria contemporary issues stories. Noah Berger, Esther Horvath e Frédéric Noy per la categoria ambiente foto singole; l’italiano Luca Locatelli, Maximilian Mann e Katie Orlinsky per la categoria ambiente stories. Yasuyoshi Chiba, Ricardo García Vilanova e l’italiano Alessio Mamo per la categoria general news foto singole; Nicolas Asfouri, l’italiano Fabio Bucciarelli e Ivor Prickett per la categoria general news stories. Sabiha Çimen, Romain Laurendeau e l’italiano Daniele Volpe per la categoria progetti a lungo termine.

Leggi anche: I profughi siriani protagonisti della foto vincitrice del World press photo 2016

Antonio Pizarro Rodriguez, Alejandro Prieto e Alain Schroeder per la categoria natura foto singole; Peter Mather, Alain Schroeder e Brent Stirton per la categoria natura stories. Tomek Kaczor, Lee-Ann Olwage e Alon Skuy per la categoria ritratti foto singole; Adam Ferguson, Tadas Kazakevičius e Tatsiana Tkachova per la categoria ritratti stories. Mark Blinch, Silvia Izquierdo e Oli Scarff per la categoria sport foto signole; Kim Kyung-Hoon, Olivier Papegnies e Wally Skalij per la categoria sport stories. Farouk Batiche, Ramon Espinosa e Dai Kurokawa per la categoria spot news foto singole; Matthew Abbott, Mulugeta Ayene e Oliver Weiken per la categoria spot news stories.

 


Visualizza questo post su Instagram

1. A man holds a poster in Shatin, Hong Kong, as people gather to sing a protest song, on 11 September 2019. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 2. Students cross a road to school after participating in a human-chain rally, in Hong Kong, on 12 September 2019. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 3. Riot police run towards protesters on Nathan Road in Hong Kong, on 1 December 2019. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 4. A woman holds up an umbrella (a symbol of protest) during protests in the Causeway Bay district of Hong Kong, on 1 October 2019. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ‘Hong Kong Unrest’ by Nicolas Asfouri, Denmark, Agence France-Presse (@afpphoto). One of three World Press Photo Story of the Year nominees. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Protests began to be held in Hong Kong at the end of March in response to government proposals to amend existing legislation and allow extradition to mainland China. Anti-government demonstrations gathered momentum over the following weeks as pro-democracy groups united, with students playing a large role in protests and in human-chain rallies. On 12 June, tens of thousands of demonstrators gathered around the Legislative Council building ahead of a debate on the extradition laws, and met with violent opposition from police. Protests continued to escalate, both in frequency and size, as did police counter-measures. The authorities banned the wearing of face masks, and at a demonstration on 1 October, the day marking the 70th anniversary of the declaration of the People’s Republic of China, police fired live ammunition at protesters for the first time. After initially proposing postponements and amendments to legislation, Chief Executive of Hong Kong Carrie Lam eventually announced that she would withdraw the bill. This was done on 23 October, but protesters’ demands had broadened to include implementation of genuine universal suffrage and release of arrested protestors, and unrest continued into 2020. ⠀ – ⠀⠀ The 2020 Photo Contest & 2020 Digital Storytelling Contest nominees have been announced! We’re sharing the nominated photos in alphabetical order. ⠀⠀⠀ Discover the stories that matter, chosen by an independent jury by following the link in our bio. ⠀⠀⠀ The winners will be announced on 16 April. ⠀⠀⠀⠀ #WPPh2020 #worldpressphoto

Un post condiviso da World Press Photo Foundation (@worldpressphoto) in data:

“Ogni singola immagine che è arrivata fin qui è tecnicamente una buona immagine. Non si tratta più di giudicare la tecnica. Riguarda il potenziale impatto dell’immagine sulla società”, ha affermato Lekgetho Makola, presidente della giuria del concorso, spiegando la scelta dei finalisti.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati