
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Mai come l’estate scorsa il tema della plastica nei mari ha dominato le prime pagine dei giornali e, ancor di più, le piattaforme social: causa e sintomo della crescita esponenziale dell’attenzione verso questo tema. La priorità, ora, è far sì che questa forma d’inquinamento rimanga sotto i riflettori in modo da innescare una trasformazione virtuosa
Mai come l’estate scorsa il tema della plastica nei mari ha dominato le prime pagine dei giornali e, ancor di più, le piattaforme social: causa e sintomo della crescita esponenziale dell’attenzione verso questo tema. La priorità, ora, è far sì che questa forma d’inquinamento rimanga sotto i riflettori in modo da innescare una trasformazione virtuosa che coinvolga tutti. E in questo senso i social possono – anzi devono – giocare un ruolo fondamentale: ogni post può diventare una piccola goccia che contribuisce a generare l’onda del cambiamento. Onda che, per fortuna, ha già travolto molte persone e anche alcune aziende. Tra queste c’è KLM Italia, compagnia aerea di bandiera olandese che ha deciso di lanciare una campagna, #perunmarepulito, in occasione della messa in acqua di un dispositivo Seabin, il cestino che cattura i rifiuti marini galleggianti, presso la Lega navale di Napoli aderendo al progetto LifeGate PlasticLess® per contribuire alla diminuzione della plastica nei nostri mari. Dal 24 maggio, la campagna continua al Porto Antico di Genova, dove è stato installato un nuovo dispositivo Seabin LifeGate.
Leggi anche: Cos’è il progetto LifeGate PlasticLess®
Quando ci troviamo di fronte a un bel paesaggio di mare, chi non ama immortalarne la bellezza scattando una foto? Ora, condividendola sui social possiamo anche contribuire concretamente a ridurre l’inquinamento da plastica. Infatti, per ogni scatto del mar Mediterraneo postato su Instagram o Twitter con l’hashtag #perunmarepulito, KLM Italia si impegna a raccogliere un chilo di plastica. Questa azione avviene grazie al dispostivo Seabin che, sfruttando l’azione spontanea del vento e delle correnti e il suo posizionamento nei punti di maggior accumulo dei rifiuti nei porti, è in grado di trattare fino a 25mila litri di acqua marina all’ora attraverso l’azione di una pompa ad acqua e di raccogliere oltre 500 chili di rifiuti all’anno.
[vimeo url=”https://vimeo.com/329987902/c3789fa803″]Video Cano Cristales[/vimeo]
Quindi più foto del mar Mediterraneo vengono postate con l’hashtag #perunmarepulito, più plastica viene raccolta. Iniziando dal primo Seabin a Napoli, che inaugura l’adesione di KLM Italia al progetto PlasticLess, e sostenendo la messa in acqua di nuovi cestini cattura-rifiuti anche in altre località.
Tutte le foto in linea con i criteri dell’iniziativa vengono raccolte all’interno di una gallery sul sito di #perunmarepulito e i partecipanti avranno la possibilità di vedere il loro scatto selezionato per essere usato da KLM Italia nelle campagne social dell’iniziativa. E non è tutto, perché registrandosi sul sito e votando la propria foto preferita si possono vincere anche premi offerti da KLM Italia e il marchio di moda maschile Armata di Mare. Per chiunque desideri partecipare, il concorso termina il 10 luglio.
Tanti incentivi, dunque, per aderire a #perunmarepulito: il più importante rimane quello di far fronte alla grande sfida di ripulire i nostri mari anche attraverso le piccole azioni quotidiane. Questa è la filosofia che accomuna la campagna social di KLM Italia con il progetto LifeGate PlasticLess®, e la messa in acqua dei Seabin LifeGate a Napoli (lo scorso 16 aprile) e al Porto Antico di Genova (il 24 maggio) rappresenta il primo tassello di una catena virtuosa in grado di dar vita a grandi cambiamenti.
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