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Ecotoni è il podcast di Ferdinando Cotugno e Luigi Torreggiani che accompagna gli ascoltatori nel mondo delle foreste e della loro gestione.
Ecotoni è disponibile su Spreaker, Spotify, Apple Podcast e Google Podcast.
Le foreste sono luoghi magici. Qualsiasi bambino sarebbe pronto a giurare che al loro interno vivano fate, gnomi e ogni genere di creatura immaginaria. Crescendo impariamo che le fate non esistono, ma l’incantesimo di quei luoghi continua a fare effetto su di noi. Quando siamo tra gli alberi, infatti, il nostro battito cardiaco rallenta, la pressione si abbassa e l’umore migliora rapidamente. Ogni persona ha una relazione diversa con un bosco ed è da proprio da lì che parte il podcast Ecotoni, creato e condotto dai giornalisti Ferdinando Cotugno e Luigi Torreggiani e prodotto dalla Compagnia delle foreste.
Ecotoni è un vero viaggio nelle foreste italiane e nelle sfide legate alla loro gestione. Il nome in ecologia indica una zona di confine tra due ecosistemi diversi, un luogo dove due mondi si incontrano e si influenzano a vicenda. Cotugno e Torreggiani, accompagnati in ogni puntata da scienziati ed esperti, rifletto sul valore di questi luoghi ma anche sui servizi che offrono. “Non volevamo avere solo un punto di vista esclusivo e scientifico, ma raccontarne i servizi ecosistemici. Tutto quello che prendiamo, come lo prendiamo, che relazione abbiamo con il legno, l’acqua, la protezione dei versanti”, ha raccontato Cotugno.
Il bosco è raddoppiato in Italia, ma i fatti naturali non possono essere divisi in buone e cattive notizie. Questa è una responsabilità.
L’idea del podcast nasce da una grande necessità di comunicare, ci spiega Torreggiani, perché in Italia manca ancora la concezione di una gestione delle foreste. “Manca una presa di responsabilità nazionale, delle linee guida – prosegue invece Cotugno –. Come società lo rendiamo invisibile e anche nel piano di ripresa c’è pochissima ecologia forestale, malgrado sia così importante. Tuttavia, anche se il bosco è invisibile a livello macro italiano, tutti abbiamo una relazione molto forte con lui, un rapporto quasi sentimentale”.
La convergenza tra il valore sentimentale delle foreste e il loro valore ecosistemico si ritrova nel “bosco del cuore”, un’espressione che i due giornalisti usano per riflettere sulla storia dei luoghi che ci sono così cari. “L’espressione è legata al sentirsi bene quando si è in un ambiente naturale, in particolare in uno forestale: il bosco del cuore è quello che tra i tanti ci fa stare bene – spiega Torreggiani –. Il tuo bosco del cuore è, diciamo, in Trentino, ma magari non hai mai riflettuto sulla sua storia e non sai che forse prima della guerra non c’era e chissà, magari al suo posto c’era un prato”.
In ogni puntata, Cotugno e Torreggiani chiedono ai loro ospiti di raccontare il loro bosco del cuore, ma questa volta siamo stati noi a chiederlo a loro. “Io sono di Napoli e i miei boschi preferiti sono quelli della penisola sorrentina – ci racconta Cotugno –. Ci sono centinaia di chilometri di sentieri, con questa situazione dove sei nel fitto del bosco e a un certo punto si apre un sentiero che ti porta sul mare. A me questa combinazione di paesaggio marino e boschivo piace tantissimo”.
Per Torreggiani invece è un noccioleto nell’Appennino piacentino. “Tra quegli alberi, mentre ero alla ricerca di funghi, ho deciso di iscrivermi a scienze forestali. Da tecnico forestale invece sono i boschi della Val di Fiemme dove ho svolto il tirocinio per l’Università. Lì ho veramente capito questa cosa che proviamo a spiegare quello che vogliamo trasmettere con Ecotoni: la differenza tra un bosco vista da fuori e la gestione forestale vista da dentro”.
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