
Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia riconoscerà lo Stato palestinese. Avverrà all’assemblea generale dell’Onu di settembre.
La democratica Hillary Clinton ha battuto il suo rivale Bernie Sanders, mentre Donald Trump ha sbaragliato i suoi avversari repubblicani.
Le primarie dello stato di New York hanno sostanzialmente incoronato almeno uno dei due candidati alle prossime elezioni presidenziali. Sarà infatti con ogni probabilità Hillary Clinton a correre per il Partito democratico. Il suo avversario, nel campo repubblicano, non è ancora altrettanto delineato, ma il miliardario Donald Trump ha sbaragliato i suoi avversari e pare dunque il più accreditato a contenderle la poltrona della Casa Bianca nel prossimo mese di novembre.
Entrambi hanno battuto i loro rivali in modo netto: Clinton ha ottenuto il 58 per cento rispetto al 42 ottenuto da Bernie Sanders, in uno stato nel quale erano in palio 291 delegati (la cui ripartizione è proporzionale tra i due). Il senatore del Vermont però non ci sta, e ha parlato di “diffuse irregolarità”: secondo quanto riferito dalla Cnn il suo entourage ha denunciato il fatto che oltre 125mila elettori democratici sono stati esclusi dalla votazione dal Board of Elections del partito. “È assurdo – ha spiegato il candidato parlando alla Penn State University – che a Brooklyn, dove sono nato, decine di migliaia di persone siano state cancellate dalle liste”.
“La vittoria è a portata di mano”, ha commentato invece la moglie dell’ex presidente degli Stati Uniti. A questo punto Clinton può infatti contare su 1758 delegati contro i 1076 di Sanders, sapendo che occorre arrivare ad un totale di almeno 2.383 per poter essere investiti ufficialmente della candidatura presidenziale alla convention democratica che si terrà a Philadelphia del 25 al 28 luglio.
Nel campo repubblicano, allo stesso modo, Trump ha vinto nettamente, raccogliendo il 60 per cento dei voti e battendo così i suoi due avversari: il governatore dell’Ohio John Kasich, che si è fermato al 25,2 per cento, e il senatore del Texas Ted Cruz, che non ha superato il 14,8.
Il miliardario americano continua però a confrontarsi con un’aperta ostilità da parte di numerosi dirigenti del Partito repubblicano. Proprio al fine di mettere a tacere le voci critiche, Trump aveva scommesso su un ampio successo nello stato di New York. Le primarie nella Grande Mela gli hanno consentito di arrivare a 844 delegati: ne mancano 393 per arrivare alla maggioranza assoluta di 1.237 ed ottenere così l’investitura (i repubblicani si riuniranno a Cleveland alla fine di luglio).
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia riconoscerà lo Stato palestinese. Avverrà all’assemblea generale dell’Onu di settembre.
Nelle ultime ore ci sono stati lanci di razzi e bombardamenti aerei tra Cambogia e Thailandia, che si contendono alcune terre di confine.
Identità clonate e video realistici minacciano la privacy: la Danimarca prepara la prima legge in Europa contro i deepfake, riconoscendo il diritto d’autore su volto, voce e corpo.
Due degli scrittori russi contemporanei più famosi in patria e all’estero sono di nuovo nel mirino delle autorità russe.
Un nuovo studio di Forensic Architecture denuncia come l’architettura spaziale della distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza sia speculare al genocidio.
Il provvedimento appena firmato dal presidente Kassym-Jomart Tokayev proibisce di coprirsi il volto in pubblico. Ufficialmente adottato per motivi di sicurezza, potrebbe nascondere motivazioni religiose ben più profonde.
Ekrem Imamoglu è in carcere per accuse che in molti in Turchia hanno definito politiche. È uno dei principali oppositori del presidente Recep Erdoğan.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
Piogge torrenziali si sono abbattute sul Texas venerdì, provocando una risalita repentina del livello del fiume Guadalupe e causando una strage.