Con un accordo unico nel suo genere, raggiunto fuori dalle aule dei tribunali, il Canada riconosce agli aborigeni la sovranità delle isole Haida Gwaii.
Quali sono le imprese più attive nella tutela dei diritti umani
Corporate Human Rights Benchmark ha pubblicato una classifica che valuta l’impegno delle imprese nella tutela dei diritti umani.
Per essere realmente competitive le imprese devono garantire il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, temi verso cui i consumatori sono sempre più sensibili. L’assenza di queste condizioni può dare vita a condizioni deprecabili, come lavori precari con salari da fame, i popoli indigeni possono essere espropriati delle loro terre ancestrali e gli individui possono essere sottoposti a forme di schiavitù moderna.
La classifica delle aziende virtuose
L’associazione Corporate Human Rights Benchmark ha stilato una classifica che valuta proprio le performance delle imprese nella tutela dei diritti umani, cercando di evidenziare i vantaggi morali e commerciali per le aziende più virtuose. La classifica è il risultato di un’indagine durata circa due anni e che ha analizzato l’operato di oltre quattrocento aziende.
Buoni e cattivi
Tra le aziende che si impegnano maggiormente, secondo la classifica, figurano Bhp Billiton, Marks & Spencer, Rio Tinto, Nestlé, Adidas e Unilever, mentre le società che hanno ottenuto i punteggi più bassi sono Costco Wholesale, Macy, Grupo Messico e Yum!
Uno stimolo per migliorare
Secondo Mark Wilson, del gruppo assicurativo Aviva, questa classifica potrà essere uno stimolo per le imprese per migliorare le proprie performance. “La concorrenza è positiva quando viene utilizzato per fare del bene, una maggiore trasparenza e il desiderio di migliorare la propria posizione in classifica potrà innescare una corsa verso l’alto nel rispetto dei diritti umani da parte delle aziende”.
Gli indicatori della classifica
Per stilare la classifica Corporate Human Rights Benchmark ha esaminato, basandosi sulle informazioni disponibili al pubblico, le politiche delle imprese, la governance, le pratiche, la trasparenza e il modo in cui rispondono alle accuse di violazioni dei diritti umani.
Uno strumento per investitori e governi
I risultati dell’indagine potranno essere impiegati dagli investitori per valutare le possibilità di investimento, identificando preventivamente gli eventuali rischi per i diritti umani. La classifica potrà inoltre essere utilizzata dai governi per incentivare la trasparenza e il rispetto dei diritti umani da parte delle imprese.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.