Sulle Dolomiti sono apparsi degli adesivi che invitano a riflettere sugli impatti dell’overtourism. Dopo Spagna e Grecia, il dibattito arriva anche in Italia.
Aumenta la raccolta dei rifiuti elettronici grazie ai cassonetti intelligenti
Dove buttare i vecchi cellulari, lettori mp3 e computer obsoleti o non più funzionanti? In Emilia Romagna si fa così.
Realizzata dal consorzio Ecolight in collaborazione con il gruppo Hera, la campagna per la raccolta dei Raee di piccola dimensione ha raggiunto i primi buoni risultati: oltre 10 tonnellate conferite da quasi 5 mila utenti. E questo grazie al posizionamento di isole ecologiche all’interno delle aree commerciali.
“Visto che i cittadini fanno fatica a portare i loro piccoli Raee all’isola ecologica, abbiamo voluto portare l’isola ecologica nelle zone dove maggiormente si concentra la gente, ovvero le grandi aree commerciali”, ha dichiarato Giancarlo Dezio direttore generale del consorzio Ecolight. Un’iniziativa intelligente e utile, visto che sono migliaia le vecchie radio, lettori, frullatori che riposano dimenticati in qualche angolo delle nostre case. Delle vere e proprie miniere di metalli preziosi, se correttamente gestite.
Immagine via Legambientearezzo.it
Così da Rimini a Riccione, da Bologna a Forlì, sono 21 i cassonetti intelligenti dedicati ai piccoli Raee posizionati in alcune aree commerciali. Intelligenti perché facili da usare, basta identificarsi con la tessera sanitaria, perché in grado di tracciare il rifiuto appena conferito fino al suo recupero e perché in grado di avvisare i tecnici quando il cassonetto è pieno.
“I risultati positivi ottenuti in questi primi mesi di utilizzo ci hanno portato ad ampliare l’area di utilizzo. Presto altri cassonetti saranno posizionati in Veneto, nella zona di Padova e in Friuli nell’area di Trieste”, ha sottolineato Dezio. “Inoltre, sono in fase di valutazione altri posizionamenti sempre in Emilia Romagna grazie alla collaborazione instaurata con il Gruppo Hera”.
Esempio dei cassonetti intelligenti.
Uno contro zero. Da sottolineare che dallo scorso aprile cellulari, smartphone, rasoi, phon, possono essere conferiti direttamente ai punti vendita, senza dover acquistare un prodotto della stessa categoria. Lo rende noto anche l’Aires (Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati), organo che riunisce le aziende e gruppi più conosciuti in Italia: “gli esercizi di oltre 400 mq sono oggi obbligati a ritirare i piccoli elettrodomestici anche senza un nuovo acquisto, purché siano di dimensioni inferiori ai 25 cm. Il valore economico stimato (dati del Consorzio Remedia) si aggira intorno ai 140 milioni di euro. Un vero e proprio “tesoretto”, che dovrebbe spingerci a svuotare i nostri cassetti.
Immagine di copertina via brocku.ca
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