
Le comunità energetiche rinnovabili sono indispensabili per la transizione ecologica e hanno vantaggi ambientali, economici e sociali. Ecco come funzionano.
L’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, investirà oltre 80 miliardi di euro per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
82,3 miliardi di euro è una somma di denaro che di
solito viene spesa dai governi per finanziare attività
istituzionali, cose di cui non si ritiene non si possa fare a meno
come strade, aeroporti, grandi opere.
L’Arabia Saudita ha deciso di investire questa cifra per lo
sviluppo delle energie rinnovabili. Una decisione che fa ancora
più impressione se si considera che Riyad è il
più grande esportatore di petrolio al mondo.
Lo scopo è coprire un terzo del fabbisogno energetico
nazionale con fonti rinnovabili nel giro di venti anni, entro il
2032. Il nuovo piano energetico rivisto e pubblicato dal King Abdullah City for atomic and
renewable energy si pone come obiettivo quello di raggiungere
la produzione di 54 GW rinnovabili entro i prossimi
vent’anni.
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