
Il 2 agosto avremo consumato le risorse rinnovabili offerte ogni anno dal pianeta. Non avevamo mai esaurito così presto il nostro budget naturale annuale.
Il rigassificatore è un impianto capace di trasformare il gas naturale liquefatto (Gnl) in gas. In Italia ce ne sono tre, ma la questione è dibattuta.
Tra gli argomenti più caldi, soprattutto durante la campagna elettorale per le politiche del 25 settembre, c’è stato il tema rigassificatore. Il rigassificatore è un impianto capace di trasformare il gas naturale liquefatto (Gnl) in gas.
Si tratta di un tema centrale per l’Italia vista la crisi energetica scatenata dalla guerra russo-ucraina. Per poter diventare completamente autosufficienti in Italia servono nuove strategie e per questo si torna a parlare di rigassificatori. Al momento ce ne sono tre:
Il processo di riconversione del Gnl in stato gassoso si articola in diverse fasi: il gas liquefatto viene trasportato nelle navi a una temperatura di -162 °C, necessaria per garantirne lo stato liquido e poi viene riconvertito in gas tramite un processo di riscaldamento controllato, effettuato all’interno di un vaporizzatore. Il riscaldamento avviene facendo passare il gas naturale liquefatto all’interno di tubi immersi in acqua marina, che hanno una temperatura più alta. È per questo motivo che gli impianti si trovano sulla costa o in mare a poca distanza dalla costa (piattaforme offshore).
C’è chi è contrario ai rigassificatori per problemi legati alla sicurezza dei cittadini. In particolare i comitati lamentano l’assenza di una valutazione dell’impatto ambientale.
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Mirafiori, Sabato 5 e domenica 6 aprile 2008 – piazza Cattaneo 9, Torino