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Il progetto è partito tre anni fa e prevede di riqualificare 111 mila abitazioni, trasformandole in case ad “energia zero”. I Paesi Bassi fanno scuola.
È stata definita come la “rivoluzione olandese”, tanto che verrà seguita da Francia e Regno Unito. È l’iniziativa Energiesprong, programma avviato tre anni fa in Olanda e che prevede di riqualificare 111 mila abitazioni trasformandole in case a consumi zero. Il tutto impiegando solo 10 giorni per ogni edificio.
Si tratta di un progetto pilota a livello europeo, definito di “deep renovation” e presentato in Italia in occasione di Rebuild, evento dedicato all’innovazione nella riqualificazione e nella gestione immobiliare. “Stiamo cercando di realizzare una trasformazione del settore dell’edilizia, per sviluppare nuovi prodotti, migliorando l’efficienza energetica degli edifici”, spiega Ron Van Erck, architetto e ideatore del progetto. “Per fare ciò credo che la chiave sia quella di creare case ad energia zero”.
Ed è quello che sta accedendo nei Paesi Bassi dove, sotto l’egida del Gorverno, in tre anni si riqualificheranno 100 mila abitazioni trasformandole in case a energia zero. Come? Per ogni edificio gli abitanti sono stati invitati a lasciare casa per soli 10 giorni. Al loro ritorno grazie all’intervento su involucro e impianti, con cappotti ed infissi preassemblati, l’abitazione è garantita per 30 anni a consumi di energia pari a zero.
La ricetta secondo Van Erck sta nell’innovazione, ovvero nel trovare nuove soluzioni, adattabili al mercato e alle circostanze, così da abbattere i costi di intervento. E il caso olandese ne è un esempio: per le riqualificazioni di diverse tipologie edilizie in 3 anni si è passati da una riduzione del 50 per cento dei consumi ad un loro azzeramento abbattendo simultaneamente del 40 per cento i costi di intervento.
Come adattare questo processo al patrimonio immobiliare italiano, spesso molto antico? “Penso che l’Italia abbia dei palazzi bellissimi, molto più che da noi. Con abitazioni del genere le soluzioni più che all’esterno sono da cercare all’interno, senza per questo dover perdere spazio abitabile”, sottolinea Van Erck. “Cioè una riqualificazione che lavori sugli stessi princìpi, ovvero che garantisca il risparmio energetico per molti anni”.
Per fare ciò c’è bisogno di innovare l’intero settore delle costruzioni, trovando nuove soluzioni e interventi per arrivare ad un’industrializzazione del settore della riqualificazione. “Il passo successivo è quello di partire con un numero preciso di immobili dove intervenire, così da spingere il mondo dell’edilizia ad investire”, suggerisce l’architetto.
È ciò che pensa anche Thomas Miorin, direttore di Habitech e ideatore di Rebuild: “Per raggiungere questi obiettivi non sarà sufficiente una nuova finanza né un efficientamento dei processi amministrativi. Serve innovare i fondamenti produttivi di un settore costituito in larghissima parte da micro imprese poco innovative, informatizzate ed organizzate”.
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