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Se volete ridurre drasticamente i consumi, anche con motorizzazioni potenti, ci sono alcuni accorgimenti da adottare da subito. I risultati sono garantiti.
Adottare una guida ecologica non significa solo ridurre l’impatto dei nostri viaggi e ridurre le emissioni di CO2. Significa soprattutto diminuire i consumi, risparmiare benzina e alleggerire di molto i costi del carburante. Infatti secondo uno studio Ford condotto in Europa (condotta ad aprile 2014 in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, su un campione di 5.711 guidatori europei), alcuni semplici accorgimenti possono far risparmiare ogni anno fino a 1.000 euro.
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“Il progresso tecnologico a bordo delle auto mette a disposizione dei clienti strumenti e tecnologie in grado di ridurre significativamente la spesa per il carburante”, ha dichiarato Wulf-Peter Schmidt, responsabile sostenibilità di Ford Europa. “Ma per ottimizzare al massimo la potenziale riduzione dei consumi, è importante applicare semplici tecniche di guida che massimizzano l’efficienza e contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2”.
Seguendo questi semplici accorgimenti i più bravi riescono a raggiungere i 3.8 l/km (26 km con un litro), ma potreste viaggiare, con un po’ di impegno sui 5,5 l/km (18 km con un litro), su circuiti misti e con le normali condizioni di traffico.
Per seguire questo tipo di guida non c’è spazio per la fretta o la foga o la guida sportiva. Nelle ore di punta il traffico è comunque congestionato e se si vogliono rispettare i limiti in città, la media di 50 km/h è l’ideale per questo tipo di guida.
Procedere a 130 km/h comporta consumi del 25% superiori rispetto a una velocità di 110 km/h, che a sua volta aumenta del 9% i consumi rispetto a 95 km/h e del 15% rispetto a 80 km/h.
Concentrati sul percorso. Fai attenzione agli incroci, agli stop, alle auto che ti precedono, al rosso che potrebbe diventare verde. Cerca sempre di anticipare l’arresto dei veicoli che ti precedono, alzando il piede dall’acceleratore prima di avvicinarti e utilizzando l’energia fornita all’auto in precedenza.
Simile al precedente. Cerchiamo di concentrare l’attenzione al flusso del traffico. Sia che ci troviamo in città che nelle provinciali. Significa spostare l’attenzione su come procedono gli altri veicoli, a quale velocità e in quale direzione, in modo da sfruttarle a nostro vantaggio, per usare sempre meno il gas.
Ideale se viviamo in zone ricche di saliscendi. Ovvio che la folle è da usare in discesa, usando il pendio. Ma la si può utilizzare anche in città. Raggiunta la velocità ideale, possiamo togliere la marcia e sfruttare il “momentum” (l’inerzia) dell’auto. Da provare. Da sottolineare che in situazioni di fondo bagnato, curve pericolose o fondo irregolare è sempre meglio mantenere la marcia, per sfruttare la trazione e non perdere aderenza.
Leggerissimi sul pedale. Si deve dare gas solo per raggiungere la velocità di crociera ideale per quel tratto di strada. Il piede deve diventare una piuma.
Ogni cambiata consuma carburante. Utilizzare piuttosto i freni che il motore per ridurre la velocità e arrestare il veicolo. Anche quando ci dobbiamo fermare ad uno stop ad un semaforo.
Per chi non possiede la tecnologia Start&Stop, che appunto spegne il motore quando il veicolo è fermo, spegnere il motore durante le fermate più lunghe può ridurre i consumi di un litro ogni ora (a motore acceso).
Usa la marcia più alta possibile e anticipa il cambio, prima ancora che il computer di bordo lo segnali. Cambiare marcia a un numero di basso di giri (1000-1500 rpm), può ridurre i consumi e le emissioni fino al 10-15%.
Si possono saltare le marce. Dalla terza alla quinta, dalla seconda alla quarta. In questo modo i giri motore rimangono bassi e i consumi di riducono di molto. Certo ci vuole un po’ di pratica per non rischiare di spegnere il motore.
Forse la nota più dolente. Nonostante i modelli più recenti siano superaccessoriati, questi consumano molto carburante, dal climatizzatore al navigatore, allo sbrinatore ai sedili riscaldati. Usiamoli solo se necessario.
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