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Scooter sharing elettrico. A Roma e Milano i primi test
Alcuni sono ancora nello stato embrionale, altri invece sono già ben avviati, in particolare all’estero. Sta di fatto che nelle due maggiori città italiane, Milano e Roma, stanno pian piano nascendo nuovi servizi dedicati alla mobilità sostenibile. Se il car sharing e il bike sharing sono servizi già conosciuti e con numeri sempre in crescita,
Alcuni sono ancora nello stato embrionale, altri invece sono già ben avviati, in particolare all’estero. Sta di fatto che nelle due maggiori città italiane, Milano e Roma, stanno pian piano nascendo nuovi servizi dedicati alla mobilità sostenibile. Se il car sharing e il bike sharing sono servizi già conosciuti e con numeri sempre in crescita, oggi l’offerta si sta spostando anche sullo scooter sharing elettrico e a zero emissioni.
Come quello che entro fine aprile di quest’anno prenderà piede a Roma, con eCooltra. Entro l’estate nella capitale saranno a disposizione degli utenti almeno 250 scooter elettrici a flusso libero. Significa che il servizio funzionerà alla stessa maniera del car sharing: ci si iscrive, si cerca il mezzo più vicino disponibile, lo si prenota e gli si sale in sella. Questo è il caso forse più emblematico, perché già operativo da anni sia a Barcellona, dove nasce, che a Lisbona. Gli scooter, spiega l’azienda, non vanno mai ricaricati perché è previsto un servizio di personale addetto al cambio batterie scariche quando il mezzo non è utilizzato ed è fermo in sosta.
A Roma in scooter sharing elettrico
“A breve Roma – ha dichiarato l’assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale Linda Meleo in una nota – avrà un nuovo servizio di scooter-sharing elettrico a flusso libero. Vogliamo incentivare la mobilità sostenibile e condivisa” e “che sempre più operatori di sharing mobility possano offrire i loro servizi nella nostra città: da oggi, infatti, partirà a Roma una fase ‘pilota’ con eCooltra e sarà un servizio ad impatto zero, visto che il personale addetto al cambio batteria degli scooter si sposterà in città a bordo di van elettrici”. eCooltra ha così consegnato simbolicamente alla città i primi due scooter elettrici.
Scooter sharing elettrico? Basta un’app
Ci sono poi servizi ancora in fase di incubazione, come la startup 2Hire, operativa oggi per gli studenti e il personale Luiss con 3 scooter presso l’università Luiss Guido Carli. “Il servizio è molto semplice e intuitivo: si fa tutto tramite un’app”, racconta Filippo Agostino, 23 anni, amministratore e co-founder di 2Hire, raggiunto via Facebook. “Dalla prenotazione dello scooter all’accensione del motore. Si cerca lo scooter sulla mappa, lo si prenota e una volta vicini è possibile aprire il bauletto tramite l’app, prendere il casco avviare il motore”. La differenza la fanno gli scooter, perché 100 per cento elettrici. L’innovazione sta nel fatto che non esiste una chiave per accendere il mezzo, ma si fa tutto tramite app. 2Hire sta infatti lavorando ad un sistema di hardware e software per rendere ogni tipo di macchina o scooter connessa. “Un comune cliente potrà acquistare la nostra soluzione ed avere statistiche in tempo reale sul suo veicolo ed interagire con esso, ovvero aprire le portiere o il portabagagli”, niente più chiave quindi, ma si fa tutto con lo smartphone.
A Milano c’è invece MiMoto, anche questo servizio però sembra in fase embrionale in quanto dal sito ufficiale si legge che il sistema di scooter sharing elettrico “metterà a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, un’intera flotta di scooter elettrici che potrai noleggiare in totale autonomia per spostamenti urbani tramite app sul tuo smartphone”, ma allo stesso tempo si intuisce che per ora il servizio non è ancora partito, anche se già al tempo di Expo 2015 pareva ci fosse stato un lancio ufficiale. Per ora ci si può iscrivere, in attesa di avere informazioni a riguardo.
Nonostante ritardi e difficoltà, la mobilità nelle grandi città sta cambiando. Puntando decisamente su servizi in condivisione, su mezzi e veicoli ecologici. In grado di ridurre allo stesso tempo traffico ed inquinamento. Certo è, che per ora, siamo ancora all’inizio.
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