Nei Paesi Bassi è nata la competizione “Tegelwippen”, che ha l’obiettivo di rimuovere pavimentazioni artificiali per sostituirle con terra e piante.
Lo smog ormai è più letale del fumo delle sigarette
Le morti avvenute per lo smog hanno superato quelle per i problemi causati dal fumo di sigarette, secondo una ricerca scientifica.
Lo smog, ovvero la foschia che si forma sulle città a causa dell’inquinamento da gas di scarico, è la causa in Europa di un numero di decessi maggiore di quelli dovuti al fumo di sigarette. Lo afferma una ricerca pubblicata sulla rivista Europe Heart Journal, la cui approvazione da parte dell’università di Oxford non lascia spazio a dubbi sull’attendibilità. Gli scienziati che hanno realizzato lo studio contano in 8,8 milioni le morti provocate da malattie riconducibili allo smog, il doppio di quanto si credeva.
Cardiovascular disease burden from ambient air pollution in Europe reassessed using novel hazard ratio functions https://t.co/Q0lMwhSvQs @escardio @TomLuscher #EHJ #ESCCoT #openaccess pic.twitter.com/WMn5CUOVFH
— ESC Journals (@ESC_Journals) March 12, 2019
Smog VS sigarette
Sono gli stessi ricercatori, proveniente per la maggior parte dall’università tedesca di Magonza, ad aver paragonato le morti causate dallo smog a quelle dovute al consumo di tabacco. “Per mettere questi 8,8 milioni di decessi in prospettiva, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il tasso di mortalità per tabagismo è di 7,2 milioni all’anno”, scrive il professore Thomas Munzel del dipartimento di Cardiologia della University Medical Center Mainz, a capo della ricerca. Lo studio si è concentrato soprattutto sui dati provenienti dall’Europa, dove ogni anno muoiono circa 790mila persone per problemi cardiovascolari causati dal continuo respirare aria malsana.
“Poiché la maggior parte dello smog proviene dalla combustione di materiali fossili, dobbiamo passare ad altre fonti di energia con urgenza. Quando utilizziamo energie pulite e rinnovabili, non stiamo solo rispettando l’accordo di Parigi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, ma potremmo anche ridurre i tassi di mortalità legati all’inquinamento atmosferico in Europa fino al 55 per cento”, aggiunge Munzel. Che lo smog e l’inquinamento atmosferico fossero problemi seri era già noto, ma che potessero mietere così tante vittime non è ancora un’informazione diffusa. Il paragone con l’uso di tabacco spingerà più persone ad informarsi sull’aria che li circonda dato che, come sottolineato dallo stesso Munzel, il fumo di sigarette si può evitare, l’aria che respiriamo no.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Con un grande progetto di ripristino, Baltimora vuole riportare in salute oltre 200mila metri quadrati di zone umide lungo 18 km di costa.
Il riscaldamento globale ha spinto la Federazione internazionale dello sci e l’Organizzazione meteorologica mondiale a firmare un protocollo d’intesa.
Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
A Palazzo Bovara apre al pubblico una tre giorni di confronto e conoscenza della moda sostenibile dal titolo Smart Closet.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Dall’11 al 13 ottobre a Parma c’è Fragile: il festival per trovare soluzioni e strategie per ridurre il nostro impatto sul pianeta.