Lo smog ormai è più letale del fumo delle sigarette

Le morti avvenute per lo smog hanno superato quelle per i problemi causati dal fumo di sigarette, secondo una ricerca scientifica.

Lo smog, ovvero la foschia che si forma sulle città a causa dell’inquinamento da gas di scarico, è la causa in Europa di un numero di decessi maggiore di quelli dovuti al fumo di sigarette. Lo afferma una ricerca pubblicata sulla rivista Europe Heart Journal, la cui approvazione da parte dell’università di Oxford non lascia spazio a dubbi sull’attendibilità. Gli scienziati che hanno realizzato lo studio contano in 8,8 milioni le morti provocate da malattie riconducibili allo smog, il doppio di quanto si credeva.

Smog VS sigarette

Sono gli stessi ricercatori, proveniente per la maggior parte dall’università tedesca di Magonza, ad aver paragonato le morti causate dallo smog a quelle dovute al consumo di tabacco. “Per mettere questi 8,8 milioni di decessi in prospettiva, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il tasso di mortalità per tabagismo è di 7,2 milioni all’anno”, scrive il professore Thomas Munzel del dipartimento di Cardiologia della University Medical Center Mainz, a capo della ricerca. Lo studio si è concentrato soprattutto sui dati provenienti dall’Europa, dove ogni anno muoiono circa 790mila persone per problemi cardiovascolari causati dal continuo respirare aria malsana.

“Poiché la maggior parte dello smog proviene dalla combustione di materiali fossili, dobbiamo passare ad altre fonti di energia con urgenza. Quando utilizziamo energie pulite e rinnovabili, non stiamo solo rispettando l’accordo di Parigi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, ma potremmo anche ridurre i tassi di mortalità legati all’inquinamento atmosferico in Europa fino al 55 per cento”, aggiunge Munzel. Che lo smog e l’inquinamento atmosferico fossero problemi seri era già noto, ma che potessero mietere così tante vittime non è ancora un’informazione diffusa. Il paragone con l’uso di tabacco spingerà più persone ad informarsi sull’aria che li circonda dato che, come sottolineato dallo stesso Munzel, il fumo di sigarette si può evitare, l’aria che respiriamo no.

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