
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
Nasce l’unico detersivo che alleggerisce le buste della spesa nel pieno rispetto dell’ambiente e delle persone. È Soap, il primo detersivo in scatola biologico. E super ecologico.
Coniugare le esigenze dei consumatori con la tutela ambientale: questa è la filosofia di Soap e del suo ideatore Marco Borsani, un giovane imprenditore cresciuto in una famiglia in cui il riuso e il rispetto per la natura sono stati princìpi importanti alla base dell’educazione.
Il progetto nasce dopo il suo primo lavoro in un centro commerciale, dove si scontra con la realtà del consumo quotidiano in cui vige la regola dell’usa e getta. Grazie alla sua sensibilità verso le tematiche ambientali, Marco sente subito l’esigenza di trovare un’alternativa alle confezioni monouso, sempre più diffuse nei supermercati.
A 23 anni, quindi, avvia il suo primo progetto in controtendenza rispetto a quelle che sono le abitudini dei consumatori: un eco-servizio che consegna a casa flaconi in plastica pieni di detersivo con ritiro dei vuoti. In realtà, questa iniziativa non si rivela un successo, forse perché obbliga i clienti a ordinare il detersivo solo quando il flacone in uso è finito e ritirabile. Aspettando i tempi di consegna.
Nonostante questo primo fallimento, Marco non getta la spugna.
Serviva qualcosa di diverso per alleggerire la routine quotidiana alle persone, senza dimenticare l’ambiente. Qualcosa che fosse comodo, pratico e, al contempo, ecologico. Nacque così l’idea di mettere 200 lavaggi di detersivo (il fabbisogno medio annuo) in una scatola munita di rubinetto spillatore.
Una grande scorta di detersivo consegnata a domicilio in una piccola scatola che, oltre ad alleggerire le borse della spesa, rispettasse l’ambiente.
https://www.youtube.com/watch?v=Ui0cEAgh89M
Secondo alcune ricerche condotte dal californiano Charles Moore, che nel 1997 scoprì il primo continente di spazzatura nell’oceano Pacifico, “in sette miliardi produciamo più rifiuti di quanto si è realmente in grado di smaltire, con il rischio che, entro il 2050, ci sarà più plastica che pesci in mare“. Per questo, Soap vuole essere un prodotto ecosostenibile: permettendo di risparmiare sullo smaltimento di decine di flaconi usa e getta ogni anno, previene l’89 per cento dei rifiuti in plastica.
“Usa e riusa” sono, dunque, le parole chiave del progetto di Marco Borsani. Che si vanno naturalmente a opporre al tradizionale “usa e getta”, pericoloso per la salute dell’ambiente. Tra le altre caratteristiche del prodotto, ci sono anche l’attenzione alla salute delle persone e degli animali. Infatti, il detersivo realizzato nello storico saponificio Chizzoni a Verona è certificato ICEA come biologico, privo di derivati del petrolio e non testato sugli animali.
Una delle mission di Soap è sensibilizzare grandi e piccoli trasmettendo, soprattutto a questi ultimi, il messaggio che “il rifiuto migliore è il rifiuto prevenuto”. Con questo intento, l’azienda regala a chi sceglie di fare un bucato eco-pratico, insieme al detersivo, sia il “Gioco del riuso” che, attraverso alcune istruzioni guida, permette di trasformare la scatola finita in una lavatrice di cartone, sia “Le Avventure di Tino il flaconcino nel Pianeta Oceano”, un audiolibro scritto e interpretato da un’attrice teatrale specializzata in progetti per bambini, per mostrare a questi ultimi le conseguenze dell’usa e getta negli oceani. Per i grandi, invece, “Salvati la pelle dal detersivo“, una guida in cui sono state raccolte tutte le informazioni sui detersivi e i consigli per utilizzarli al meglio senza inquinare o danneggiare la propria salute.
Soap volge lo sguardo verso un futuro a rifiuti zero. Per questo ha riprogettato il detersivo seguendo la regola aurea delle 3R: riduci, riusa e ricicla. E più precisamente, “riduci” perché il detersivo in scatola permette di ridurre i rifiuti di plastica il cui smaltimento grava sull’ambiente; “riusa” perché la scorta di detersivo è pensata per riempire un flacone che verrà riutilizzato all’infinito; e, infine, “ricicla” perché la confezione è realizzata interamente con materiali riciclabili (cartone e una piccola percentuale di plastica).
Come racconta Marco, “a differenza dei detersivi biologici che al massimo hanno solo la composizione biologica, ma sono dentro il flacone di plastica, qui non c’è solo il detersivo biologico, anche la scatola è stata progettata per essere sostenibile ed eco-pratica”. Insomma, l’innovazione di Soap è proprio la sostenibilità in tutti i suoi aspetti, scelta che rende questo prodotto unico nel settore. Si trova esclusivamente online sul sito www.detersivoinscatola.com.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.
Una mappa del Guardian mostra come l’inquinamento dell’aria in Europa sia diffusissimo. La Pianura Padana tra le aree peggiori in assoluto.
Nove giudici si sono espressi contro il marco temporal, la legge che avrebbe tolto il diritto dei popoli indigeni a vivere sulle loro terre.
Arriva anche in Italia una proposta di legge per il reato di ecocidio. Jojo Mehta, fondatrice di Stop ecocide International, spiega perché è essenziale.
Nonostante indicazioni contrastanti da parte degli studi, la Commissione europea non vuole applicare un principio di precauzione sul glifosato.
L’università Queen Margaret di Edimburgo ha annunciato la scoperta di una sostanza in grado di sostituire l’olio di palma.
L’ong African parks ha acquistato il più grande allevamento di rinoceronti bianchi del mondo e ha deciso di reintrodurli nel loro ambiente naturale.
Il Sinodo dei Vescovi che si terrà a ottobre compenserà le proprie emissioni di CO2 con il supporto del progetto Impatto Zero di LifeGate.