Senza consenso, è stupro. La Spagna è vicina alla legge sulla violenza sessuale

“Solo sì significa sì”. Il Congresso spagnolo approva la legge sulla violenza sessuale: il consenso deve essere esplicito. Ora il voto del Senato.

  • I deputati spagnoli approvano la legge sulla violenza sessuale conosciuta come sólo sí es sí.
  • Secondo la proposta di legge, il silenzio e la passività non equivalgono al consenso.
  • Ora si attende il voto del Senato.

In Spagna, il congresso dei deputati – una delle due camere del parlamento spagnolo – ha approvato la nuova normativa che cambia completamente la configurazione del reato di violenza sessuale, ponendo al centro dell’attenzione la questione del consenso.

La proposta di legge, popolarmente nota come “solo sì significa sì” (sólo sí es sí), cerca di affrontare la nebulosa definizione di consenso nella legge spagnola. Finora, in assenza di una definizione codificata, la legge si è basata sulle prove di violenza, resistenza o intimidazione per decidere se si fosse verificato un atto di violenza.

La nuova legge definisce il consenso come un’espressione esplicita della volontà di una persona, chiarendo che il silenzio o la passività non equivalgono al consenso. Il sesso non consensuale è considerato un’aggressione e soggetto a pene detentive fino a 15 anni.

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Dopo il caso di Pamplona, migliaia di donne hanno manifestazione in piazza © Pablo Blazquez Dominguez/Getty Images

All’origine il caso di Pamplona

La normativa affonda le sue radici nel furore causato da un caso di stupro di gruppo avvenuto durante la festa dei tori di San Firmino a Pamplona nel 2016. Inizialmente, i cinque accusati nel caso sono stati giudicati colpevoli di abusi sessuali ma non di stupro, poiché si riteneva che la vittima non si fosse opposta a ciò che stava accadendo.

La sentenza ha suscitato proteste diffuse e il caso conosciuto come “La manada” ha spinto gruppi di manifestanti a chiedere alla Spagna di unirsi al gruppo di paesi europei che definiscono il sesso senza consenso come stupro: in Danimarca questa legge esiste già, mentre Svezia, Grecia, Islanda e Paesi Bassi si trovano a diversi stadi di approvazione di una legge simile, secondo un’analisi del 2020 di Amnesty International.

La legge sulla violenza sessuale ora dipende dal Senato

Il cambiamento è stato accolto favorevolmente dalla ministra per la parità, Irene Montero. “Da oggi, la Spagna è un paese più libero e più sicuro per tutte le donne”, ha detto al parlamento. Il disegno di legge era stato a lungo sostenuto dalla coalizione di governo composta dalla sinistra spagnola. Solo il partito conservatore popolare e il partito di estrema destra Vox hanno votato contro.

Il progetto di legge include altre misure tra cui:

  • obbligare i minori che commettono crimini sessuali a sottoporsi a educazione sessuale;
  • formazione sulla parità di genere;
  • creazione di una rete di centri di crisi aperti 24 ore su 24 per i sopravvissuti ad aggressioni sessuali e i loro familiari.

Ora, il progetto dovrà essere votato al Senato perché possa diventare legge.

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