La spesa militare globale nel 2022 ha raggiunto un nuovo record

La spesa militare globale nel 2022 ha toccato la cifra record di 2.240 miliardi di dollari: la guerra in Ucraina traina la corsa agli armamenti.

  • Nel 2022 la spesa militare globale è stata di 2.240 miliardi di dollari: un record.
  • A trainare la corsa agli armamenti la guerra in Ucraina e le tensioni Usa-Cina.
  • L’Italia, nel suo piccolo, ha speso 28,75 miliardi di euro, pari all’1,51 per cento del Pil.

Quello in cui viviamo è un mondo sempre più armato, militarizzato, pronto e disponibile al conflitto. E non solamente a causa della guerra in corso in Ucraina, che comunque traina una corsa al riarmo che sta avvenendo un po’ in tutto il Pianeta. È il quadro che emerge dai nuovi dati sulla spesa militare globale pubblicati dallo Stockholm International Peace Research Institute (Sipri).

Una crescita inarrestabile della spesa militare 

La spesa militare mondiale è cresciuta per l’ottavo anno consecutivo nel 2022, raggiungendo il massimo storico di 2.240 miliardi di dollari. L’aumento di gran lunga più marcato della spesa (+13 per cento) è stato registrato in Europa e come facilmente prevedibile è stato in gran parte dovuto alle spese russa e ucraina. Tuttavia, gli aiuti militari a Kiev e le preoccupazioni per un’accresciuta minaccia da parte della Russia hanno fortemente influenzato le decisioni di molti altri Stati, così come le tensioni nell’Asia orientale. I tre paesi che hanno speso di più nel 2022 infatti, sono Stati Uniti, Cina e solo al terzo posto la Russia: insieme, le tre superpotenze hanno rappresentato il 56 per cento del totale mondiale.

Un segnale, secondo Nan Tian, ​​ricercatore presso il programma di spesa militare e produzione di armi del Sipri, dipeso del fatto che “viviamo in un mondo sempre più insicuro: gli Stati stanno rafforzando la forza militare in risposta a un contesto di crescente insicurezza, e non prevedo un miglioramento nel prossimo futuro”.

L’anno che ha sconvolto l’Europa 

La spesa militare degli stati dell’Europa centrale e occidentale, in particolare, è stata di 345 miliardi di dollari nel 2022. In termini reali, i dati di questi Stati per la prima volta hanno superato quelli del 1989, ultimo anno del periodo della guerra fredda tra il blocco occidentale e quello sovietico. La cifra risulta inoltre del 30 per cento superiore rispetto a quella del 2013, l’anno che ha preceduto l’inizio della crisi tra Russia e Ucraina, con l’annessione de facto della Crimea da parte di Mosca.

100 giorni di guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina traina la spesa militare del 2022 © Chris McGrath/Getty Images

“L’invasione dell’Ucraina ha avuto un impatto immediato sulle decisioni di spesa militare nell’Europa centrale e occidentale, con la creazione di piani pluriennali per incrementare la spesa”, ha affermato Diego Lopes da Silva, anche lui ricercatore del Sipri. “Di conseguenza – ha aggiunto – possiamo ragionevolmente aspettarci che la spesa militare nell’Europa centrale e occidentale continui ad aumentare negli anni a venire”. Non a caso alcuni degli aumenti più marcati sono stati osservati in Finlandia (+36 per cento), Lituania (+27 per cento), Svezia (+12 per cento) e Polonia (+11 per cento): paesi vicini al teatro di guerra ucraino, e che per questo si sono sentiti minacciati dall’iniziativa russa. Questi stati, assieme a molti altri dell’ex blocco orientale, hanno più che raddoppiato le loro spese militari dal 2014.

L’escalation di Russia e Ucraina

Un discorso a parte meritano la Russia e l’Ucraina. La spesa militare di Mosca è cresciuta di circa il 9,2 per cento nel 2022, a circa 86,4 miliardi di dollari: il 4,1 per cento del prodotto interno lordo della nazione euro-asiatica nel 2022. Per fare un raffronto, gli stati europei (Italia compresa) si sono impegnati a raggiungere il 2 per cento rispetto al Pil di spesa per gli armamenti, poco meno della metà. La spesa militare dell’Ucraina ha raggiunto al contempo i 44 miliardi di dollari nel 2022: con il 640 per cento in più dell’anno precedente. Si tratta del più marcato aumento annuale della spesa militare da parte di un singolo mai registrato dal Sipri. Di conseguenza, quello che viene definito “l’onere militare” (la spesa militare in percentuale al Pil) è salito al 34 per cento nel 2022, dal 3,2 per cento nel 2021.

E l’Italia? La spesa militare del nostro Paese nel 2022 è stata pari all’1,51 per cento del Pil, in calo rispetto all’anno precedente, quando era stata dell’1,57 per cento. Ma a un calo in proporzione sul prodotto interno lordo, a causa dell’aumento del Pil, non ha corrisposto una diminuzione della spesa netta, che anzi è stata di 28,75 miliardi di euro contro i 28,01 dell’anno precedente.

Gli Stati Uniti, un gigante militare

Nonostante la guerra in Europa orientale, tuttavia, gli Stati Uniti rimangono ancora di gran lunga il più grande investitore militare del mondo. La spesa militare di Washington ha raggiunto gli 877 miliardi di dollari nel 2022, pari al 39 per cento della spesa militare globale totale e tre volte superiore all’importo speso dalla Cina.

Ma anche in questo caso, a contare è stata l’Ucraina: “L’aumento della spesa militare degli Stati Uniti nel 2022 è stato in gran parte dovuto al livello senza precedenti di aiuti militari finanziari forniti a Kiev”, spiega infatti il Sipri: un sostegno il cui valore ha raggiunto i 19,9 miliardi di dollari nel 2022. Che però rappresenta solo il 2,3 per della spesa militare totale degli Stati Uniti: 295 miliardi di dollari per forniture militari e manutenzione, 264 miliardi di dollari per appalti, ricerca e sviluppo e 167 miliardi di dollari per il personale militare.

La Cina resta la seconda potenza militare più grande al mondo, con uno stanziamento di circa 292 miliardi di dollari nel 2022: un dato in aumento del 4,2 per cento in rispetto al 2021 e del 63 per cento in più rispetto al 2013. Guardando ancora più indietro nel tempo, la spesa militare della Cina continua a crescere ormai da 28 anni consecutivi.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati