La Svizzera ha detto sì ai matrimoni omosessuali

Con oltre il 64 per cento dei voti favorevoli al referendum, la Svizzera ha confermato la legge sui matrimoni gay approvata dal Parlamento.

C’è un nuovo paese europeo dove i matrimoni omosessuali sono legali, la Svizzera. La popolazione elvetica è stata chiamata al voto nel week end sulla legge dello scorso dicembre che permette a persone dello stesso sesso di sposarsi. Alcuni partiti che si oppongono alla misura avevano raccolto le firme sufficienti per indire il referendum, che però ha confermato la misura. Questa, tra le altre cose, permetterà anche l’adozione e la donazione di sperma per la procreazione assistita.

La Svizzera ha detto sì ai matrimoni omosessuali © Joerg Koch/Getty Images

La nuove legge svizzera

La misura che legalizza i matrimoni gay in Svizzera è stata approvata con oltre il 64 per cento dei voti al referendum. Un grande successo, che fa cadere nel vuoto la strenua opposizione alla misura di alcuni partiti più conservatori come l’Unione democratica federale, che nei mesi scorsi era riuscita a raccogliere le firme necessarie per indire il referendum.

 

La legge approvata nel dicembre 2020 dal Parlamento elvetico era il risultato di un lavoro che andava avanti dal 2013, quando i Verdi avevano presentato un primo disegno di legge sul tema dei matrimoni omosessuali. In Svizzera fino a ora erano riconosciute le unioni civili, un impianto simile a quello italiano e che non dà gli stessi diritti di un matrimonio. 

Ora il quadro cambia. Le coppie omosessuali potranno convolare a nozze e beneficiare dei medesimi diritti delle coppie sposate eterosessuali, come la possibilità di adottare che non è più ristretta ai soli figli del partner. In caso di partner straniero, la procedura di naturalizzazione diventa più breve e meno costosa. Inoltre, le donne che si sposeranno potranno ricevere donazioni di sperma dalle apposite banche del seme, ma non in forma privata, per la procreazione assistita. 

“Un’importante pietra miliare della storia dei diritti in Svizzera”, ha festeggiato Maria von Känel, la co-presidente del comitato per il sì al Matrimonio per tutti. Secondo l’Unione democratica federale è invece un “giorno nero” per il benessere dei bambini.

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