In Africa i cani si uniscono alla guerra ai bracconieri
I ranger della Tanzania hanno iniziato ad utilizzare i cani per scovare i bracconieri di elefanti con risultati sorprendenti.
I ranger della Tanzania hanno iniziato ad utilizzare i cani per scovare i bracconieri di elefanti con risultati sorprendenti.
Un elefante vivo vale molto, molto di più di uno morto. Per la precisione, circa 75 volte di più, fino a 1.300.000 euro. E’ quanto afferma Dead or alive, il rapporto a cura dell’associazione animalista David Sheldrick Wildlife Trust che, puntando sull’argomento economico con la campagna iworry, spera di sensibilizzare gli stati africani ad intervenire
Il calciatore ivoriano del Manchester City, Yaya Touré, è diventato ambasciatore dell’Unep e si schiera a favore degli elefanti africani, che il bracconaggio sta decimando.
Il bracconaggio rappresenta una piaga mondiale e sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie animali protette. Finalmente però le pene cominciano ad inasprirsi e costituiscono un deterrente alla caccia di frodo.
Grazie alle immagini satellitari Wildlife conservation society insieme alla polizia del Mozambico è riuscita a individuare un gruppo di bracconieri nei pressi della Riserva nazionale di Niassa.
“Se la metà degli animali dello zoo di Londra morisse nelle prossime settimane, la notizia sarebbe sulle prime pagine di tutti i giornali. Questo è ciò che succede nella realtà”. È con queste parole che Ken Norris, direttore scientifico della Società zoologica di Londra (Zoological society of London, Zsl), ha presentato il Living planet report
Il Paese africano e quello scandinavo stringono un accordo per interrompere l’abbattimento della foresta pluviale entro il 2020.
Il bracconaggio e il commercio illegale stanno decimando le popolazioni di tigre e di altri animali selvatici. Vertice Cites per fermare il fenomeno.
Il Kenya produce crediti di carbonio per poi rivenderli a società e banche ed investire i ricavi in programmi di conservazione della flora e della fauna e per lo sviluppo locale.
Ci sono animali il cui nome non indica ciò che veramente sono, ma ricorda specie completamente differenti. Ecco perché i tassonomisti hanno scelto questi nomi.