Bracconaggio di zanne d’avorio d’elefante in Africa: la lotta del Kenya
Il club dei giganti si riunisce in Kenya per contrastare il bracconaggio e il traffico d’avorio che mette a rischio la sopravvivenza degli elefanti africani.
Il club dei giganti si riunisce in Kenya per contrastare il bracconaggio e il traffico d’avorio che mette a rischio la sopravvivenza degli elefanti africani.
Nel Parco nazionale di Garamba tre ranger sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco con i bracconieri. La Repubblica Democratica del Congo si conferma uno dei paesi più pericolosi per gli animali e per le persone che si occupano di conservazione.
Si è svolto il 30 marzo il primo “ivory crush” pubblico italiano, per lanciare un segnale forte contro il commercio di avorio.
Secondo un recente studio l’uccisione di pachidermi sarebbe calata notevolmente dal 2012 ad oggi.
Continua la strage di elefanti, sale a 62 il numero di pachidermi uccisi a ottobre nel parco nazionale di Hwange.
La “Regina dell’avorio” è accusata di essere il punto di riferimento tra il traffico internazionale illegale di avorio e i bracconieri.
L’elefante di Sumatra, specie in via di estinzione, è stato trovato morto privo delle zanne, vittima dei cacciatori di avorio.
Un documentario di National Geographic prova la stretta relazione tra il commercio illegale di zanne di elefante e il terrorismo.
Il bracconaggio per l’avorio è in aumento da anni in tutto il continente africano a causa del forte incremento della domanda in Cina come in altri paesi asiatici. Così il governo di Pechino ha pensato di dare una mano a uno dei paesi più colpiti da questo fenomeno, la Tanzania, donando risorse e attrezzature per
Il Paese africano ha bruciato oltre una tonnellata di zanne e corni confiscati per esprimere la tolleranza zero per il bracconaggio.