Fake news a fin di bene. Il caso Babchenko fa discutere la stampa mondiale
Dopo il falso omicidio del giornalista Arkadi Babchenko, la stampa mondiale si chiede: è giusto creare una fake news se l’obiettivo è arrivare alla verità?
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L’omicidio di Arkady Babchenko, reporter e scrittore russo critico nei confronti di Vladimir Putin, è stata una messa in scena: è apparso in una conferenza stampa con il capo dei servizi di sicurezza ucraini a Kiev.
Un team di giornalisti coraggiosi, migliaia di documenti, la sete di giustizia. Sono gli ingredienti di West Africa Leaks, una colossale inchiesta su corruzione ed evasione fiscale in Africa occidentale.
La scelta di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme non è un regalo per Israele: è la condanna all’isolamento e alla paura.
Il World Press Freedom Day, quest’anno, arriva a poca distanza da una strage di giornalisti avvenuta in Afghanistan. E da altri reporter uccisi a Gaza.
Due esplosioni hanno scosso la capitale dell’Afghanistan, Kabul. Il secondo attacco ha preso di mira i giornalisti accorsi sul posto. Almeno 25 i morti.
Annunciati i vincitori del concorso di fotogiornalismo più prestigioso al mondo. Dalla crisi in Venezuela alla nuova categoria dedicata all’ambiente, ecco tutte le immagini del World press photo 2018.
Jan Kuciak aveva svelato attività sospette che coinvolgono il governo di Bratislava. E forse era arrivato a toccare gli interessi della ‘ndrangheta.
Nicola Feninno è il giovane direttore di Ctrl Magazine, un giornale di piccolissimo formato che, nato anni fa come memorandum sugli eventi locali, è diventato un’entusiasmante fucina creativa e ora si sta evolvendo con una redazione combattiva e multiforme in qualcosa di più. Con gli spasmi e le contorsioni finanziarie che chi lavora nell’editoria conoscono bene. Per crescere
Frank Westerman, il reporter di guerra ha scritto un libro che indaga sulla professione del mediatore con i terroristi, senza chiudere la porta. In questa intervista ci spiega il valore dell’empatia e della parola.