Repressione e bavaglio, la dura vita dei giornalisti in Turchia, Egitto e Siria
Turchia, Siria, Egitto. Le storie di alcuni dei giornalisti zittiti, uccisi, dimenticati che pagano con la vita pur di difendere la libertà di stampa nei loro paesi.
Turchia, Siria, Egitto. Le storie di alcuni dei giornalisti zittiti, uccisi, dimenticati che pagano con la vita pur di difendere la libertà di stampa nei loro paesi.
La ricorrenza celebra l’invenzione del dagherrotipo, l’antenato di tutte le macchine fotografiche, che ha rivoluzionato le nostre vite.
Al regime di Pyongyang non è andato giù un articolo di un reporter della Bbc, che è stato arrestato, interrogato per otto ore ed espulso.
Condannati i reporter che svelarono un traffico d’armi dei servizi segreti della Turchia verso la Siria. Spari contro uno di loro davanti al tribunale.
Basato in Repubblica del Congo, Africanews è il primo canale d’informazione panafricano che promette di rivoluzionare l’informazione nell’Africa subsahariana.
L’Italia perde quattro posizioni nella classifica mondiale della libertà di stampa stilata da Reporter senza frontiere. Siamo ormai 77esimi.
In Giappone, uno dei più noti quotidiani nazionali ha ideato un giornale al cento per cento ecosostenibile. Che se lo pianti, fiorisce!
Nel 2015 solo un giornalista su tre è morto perché si trovava in un teatro di guerra, in una zona ad alto rischio. Gli altri sono morti in circostanze non identificate o, addirittura, sul posto di lavoro: in redazione.
Un reportage del New York Times ha raccontato il lavoro di un team di ricercatori impegnati a studiare l’allarmante scioglimento dei ghiacci della Groenlandia.
Il prestigioso New York Times nella rubrica settimanale di viaggi, “36 Hours” ha inserito la nostra Bologna: la città è uno splendido mix tra tradizione e modernità. Il tour e i consigli della testata americana sono da tenere in considerazione e sono preziosi soprattutto per chi ama la buona tavola. Nel video tutti i consigli.