Libertà di stampa. L’Italia precipita: è 77esima nella classifica mondiale
L’Italia perde quattro posizioni nella classifica mondiale della libertà di stampa stilata da Reporter senza frontiere. Siamo ormai 77esimi.
L’Italia perde quattro posizioni nella classifica mondiale della libertà di stampa stilata da Reporter senza frontiere. Siamo ormai 77esimi.
In Giappone, uno dei più noti quotidiani nazionali ha ideato un giornale al cento per cento ecosostenibile. Che se lo pianti, fiorisce!
Nel 2015 solo un giornalista su tre è morto perché si trovava in un teatro di guerra, in una zona ad alto rischio. Gli altri sono morti in circostanze non identificate o, addirittura, sul posto di lavoro: in redazione.
Un reportage del New York Times ha raccontato il lavoro di un team di ricercatori impegnati a studiare l’allarmante scioglimento dei ghiacci della Groenlandia.
Il prestigioso New York Times nella rubrica settimanale di viaggi, “36 Hours” ha inserito la nostra Bologna: la città è uno splendido mix tra tradizione e modernità. Il tour e i consigli della testata americana sono da tenere in considerazione e sono preziosi soprattutto per chi ama la buona tavola. Nel video tutti i consigli.
Cosa significa morire di fame, per davvero? Un reportage realizzato in Sud Sudan – il paese più giovane del mondo – dal giornalista del New York Times, Nicholas Kristof, mostra e spiega cosa significa non avere cibo per carestia e per mancanza di pace e stabilità. Ma soprattutto fa vedere come si muore di fame,
La giornata rappresenta un’opportunità per celebrare i principi fondamentali della libertà di stampa e rendere omaggio ai giornalisti che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere.
Mazen Darwish, giornalista siriano attualmente in prigione, è il vincitore del World Press Freedom Prize 2015 istituito dall’Unesco.
Dopo il successo di Cosa fare a Milano in 36 ore, il New York Times ha deciso di fare il bis con l’Italia e ha dedicato a Roma una puntata della rubrica 36 hours, una piccola guida che cerca di segnalare tutte le cose da non perdere di una città se si ha meno di
Il 27 gennaio una tempesta di neve (blizzard) di nome Juno, la prima del 2015, ha colpito la costa nordorientale degli Stati Uniti. La città di New York ha attivato, su iniziativa del sindaco Bill de Blasio, una serie di misure d’emergenza per evitare che si verificassero disagi, danni o incidenti. Per fortuna, la tempesta