Senza inquinamento l’Himalaya è visibile a 200 km di distanza
Con fabbriche e automobili ferme, l’inquinamento è crollato in India. Da 30 anni la catena dell’Himalaya non era visibile da così lontano.
Con fabbriche e automobili ferme, l’inquinamento è crollato in India. Da 30 anni la catena dell’Himalaya non era visibile da così lontano.
Con la chiusura delle attività, decine di migliaia di persone hanno invaso le stazioni di tutta l’India per tornare ai propri villaggi. Qualcuno è partito a piedi per affrontare viaggi di centinaia di chilometri. Nella battaglia contro la pandemia, persino i vagoni dei treni vengono convertiti in reparti di isolamento.
Dal 25 marzo anche l’India vieta alla popolazione di uscire di casa, per limitare la diffusione del coronavirus. Una gigantesca sfida sanitaria e logistica
La sfida all’insostenibilità ambientale della fast fashion parte dalle periferie indiane. Il progetto Soruka dimostra che una moda consapevole non è solo possibile, ma necessaria.
50 milioni di persone si sono prese per mano in India fino a formare un’interminabile catena umana. Il messaggio? Bisogna unirsi per salvare il Pianeta.
Il fiume Yamuna in India è stato ricoperto da uno strato di schiuma tossica dovuto agli scarti che le industrie gettano direttamente nelle sue acque.
In seguito a forti proteste dei cittadini, la Corte suprema ha ordinato, per il momento, di fermare il taglio di 2.700 alberi della foresta di Aarey.
L’industria della plastica tira un sospiro di sollievo, mentre gli ambientalisti si sentono traditi: il governo indiano non porterà avanti il divieto di utilizzo delle plastiche monouso, atteso per il compleanno di Gandhi.
Si teme per la stabilità del Kashmir, conteso da India e Pakistan. Il governo di estrema destra di Narendra Modi ne ha cancellato l’autonomia dopo 70 anni.
La pratica del triplo talaq, che permette ai musulmani di divorziare dalle proprie mogli ripetendo tre volte la parola “talaq”, è ora illegale in India.