
Il Kurdistan e la liberazione delle donne in fuga dallo Stato Islamico
Donne in fuga. Dalla guerra, dall’estremismo, dalla sottomissione. Queste foto ci mostrano donne che, tolto il velo, hanno ritrovato il sorriso nei colori.
Donne in fuga. Dalla guerra, dall’estremismo, dalla sottomissione. Queste foto ci mostrano donne che, tolto il velo, hanno ritrovato il sorriso nei colori.
L’Isis non ha distrutto proprio tutte le rovine. Secondo funzionari iracheni, i pezzi più preziosi sono ancora nelle mani dei terroristi. Ecco perché.
Il gruppo di estremisti dello Stato Islamico ha occupato il campo profughi di Yarmuk, in Siria, portando la guerra tra chi scappa dalla guerra.
I paesi nordafricani e mediorientali rischiano il declino turistico e dunque economico. Spunta su Instagram l’hashtag #iwillgototunisiathissummer.
L’Isis e le donne vivono un rapporto difficile: alcune si unisono allo Stato Islamico, nel contempo che le loro libertà vengono limitate e spesso subiscono abusi.
L’Isis distrugge le rovine di Ninive e riprende gli atti vandalici nel museo di Mosul in un video di propaganda.
Amnesty International ha pubblicato il consueto rapporto che fa il punto sullo stato dei diritti umani nel mondo. Il 2014 è da dimenticare. E alla svelta.
L’assedio di Kobane, in Siria, da parte dello Stato Islamico sta per stravolgere le relazioni internazionali. E la Turchia è pronta a intervenire via terra.
Un califfato per unire tutti i fedeli musulmani è stato instaurato tra Iraq e Siria. Si chiama Stato Islamico e il suo califfo è il terrorista più pericoloso al mondo.