Parigi sotto attacco
Parigi è stata colpita da una serie di attacchi terroristici. Almeno 127 i morti accertati. Decretato lo stato d’emergenza, chiuse le frontiere.
Parigi è stata colpita da una serie di attacchi terroristici. Almeno 127 i morti accertati. Decretato lo stato d’emergenza, chiuse le frontiere.
La regione geografica che comprende l’Afghanistan, l’Iraq, la Siria e parte della Turchia, quella dove i curdi rivendicano maggiore autonomia, se non addirittura l’indipendenza nel nome di un Grande Kurdistan, è al centro dell’attenzione da decenni. Il giornalista Ferruccio de Bortoli cerca di fare ordine in vista dell’appuntamento fondamentale con le elezioni parlamentari turche del
La liberazione nel 2015 si festeggia così, a bordo di un pick up che sfreccia nelle gialle campagne curde. Le foto e i video delle donne che si tolgono gli abiti tradizionali neri per sfoggiare vestiti colorati, in fuga dalle regioni della Siria controllate dallo Stato islamico, sono l’ultimo simbolo di una lotta di resistenza
Quelli dell’Isis sono terroristi, ma non sono ignoranti, anzi. La distruzione sistematica e a sfondo propagandistico delle statue di Ninive e Nimrud e dei resti del palazzo di Assurbanipal II nei pressi di Mosul, in Iraq, sarebbe servita a mascherare furti ben più ingenti di materiale archeologico di valore da rivendere al mercato nero per
Yarmuk è un campo profughi palestinese in Siria, otto chilometri a sud della capitale Damasco. Dal primo aprile è preso d’assalto e occupato dai terroristi del gruppo estremista Stato Islamico (Is) che ora ne controllano circa il 90 per cento del territorio. Abitanti di Yarmuk aspettano di ricevere gli aiuti umanitari © United Nation Relief
Non solo i tunisini ma anche numerosi altri popoli nordafricani e mediorientali denunciano ormai la clamorosa emergenza: al di là di violenze e carneficine, gli exploit terroristici dell’Isis rappresentano anche una letale aggressione contro uno dei pilastri economici cardinali dei paesi in questione, ovvero il turismo internazionale. Un flusso scoraggiato non solo da
L’Isis, nato da una rottura nella leadership di Al Qaeda, vede il ruolo delle donne diversamente dalla storica organizzazione di militanza islamica. Secondo Al Qaeda le donne devono essere passive e sottomesse. Per l’Isis devono essere sì subordinate, ma sono anche chiamate a partecipare attivamente nella costruzione e nel mantenimento del califfato islamico.
Le immagini che vedete non sono finzione cinematografica, non sono un film, come per esempio Agorà, che ha raccontato la distruzione della biblioteca di Alessandria e per cui ancora piangiamo. Le immagini che vedete sono state registrate ieri dall’Isis, lo Stato Islamico, e ritraggono la distruzione del museo di Mosul, in Iraq, che ospita –
Mai come quest’anno i diritti umani sono stati calpestati da guerre civili, conflitti armati, commercio di armi e persone in fuga dalle loro terre. Una situazione drammatica quella descritta dal rapporto 2014/2015 sullo stato dei diritti umani nel mondo pubblicato dall’organizzazione non governativa Amnesty International. “Quello passato è stato un anno devastante per
Kobane (nota anche come Ayn al-Arab in arabo) è una città della Siria settentrionale che si trova al confine con la Turchia. Nelle ultime settimane, questo centro urbano di circa 50mila abitanti, per la maggior parte curdi, è al centro dell’attenzione internazionale perché è stato scelto dai miliziani dello Stato Islamico come obiettivo che potrebbe consentire