Dopo l’improvvisa morte per malattia di John Magufuli, la Tanzania da venerdì 19 marzo ha un nuovo presidente: è la sua vice Samia Suluhu Hassan, la prima donna a guidare il paese africano.
L’eredità che John Magufuli lascia alla Tanzania
Dopo due settimane di assenza dalla scena pubblica, mercoledì 17 marzo il governo ha dato notizia ufficiale della scomparsa del presidente John Magufuli per problemi cardiaci. Tra le forze di opposizione si vocifera che sia stato contagiato dalla Covid-19, dopo aver negato l’esistenza della pandemia in Tanzania e aver rifiutato di avviare una campagna vaccinale. A metà febbraio i dati ufficiali parlavano di 509 contagi e appena 21 decessi da coronavirus in un paese da 56 milioni di abitanti; stime che appaiono poco credibili, visto che il vicino Zambia conta 69.347 casi and 951 decessi su 17 milioni di abitanti.
Chimico di formazione, Magufuli militava nel Partito della Rivoluzione (Chama Cha Mapinduzi), costantemente al governo del paese fin dalla sua fondazione nel 1977. Eletto nel mese di ottobre 2015 e riconfermato per altri cinque anni a ottobre 2020, inizialmente ha ricevuto lodi per i suoi energici interventi di sostegno all’economia, taglio degli sprechi pubblici e miglioramento delle infrastrutture. Ben presto, sottolinea però il New York Times, ha fatto emergere anche il suo lato autoritario. Soprannominato “il bulldozer”, in più occasioni è stato tacciato di aver cercato di reprimere la libertà di espressione e associazione.
Come prevede la costituzione della Tanzania, ora a prendere il suo posto fino alla fine del mandato è la vice Samia Suluhu Hassan. È la prima donna, e la prima persona nata a Zanzibar, a guidare il paese. “Per me non è un bel giorno per rivolgermi a voi perché il mio cuore è ferito”, ha dichiarato Hassan durante il suo primo discorso alla nazione nel suo nuovo incarico, in cui ha annunciato 21 giorni di lutto nazionale.
Finora Hassan ha mostrato uno stile ben più moderato rispetto al suo predecessore, sottolinea la corrispondente di al Jazeera in Kenya, Catherine Soi. Rispetto a Magufuli, sembra che abbia una maggiore propensione a consultarsi con il suo staff invece di assumere decisioni unilaterali.
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