La città governata dalla sindaca Anne Hidalgo sta per approvare un nuovo Piano climatico che prevede oltre 300 ettari di nuove aree verdi.
Anche la Tanzania vieterà i sacchetti in plastica usa e getta
In Tanzania dal 1° luglio nessuno potrà usare le buste in plastica, che hanno un impatto ambientale inaccettabile. Lo promette il ministro dell’Ambiente.
Anche la Tanzania si impegna a vietare l’importazione, la vendita e l’impiego dei sacchetti in plastica monouso. “Il regolamento è pronto per essere pubblicato”, ha dichiarato lunedì 8 aprile il ministro dell’Ambiente January Makamba, nel corso del question time in Parlamento. “Probabilmente il 1° luglio metterà fine all’uso della plastica in questo paese”, ha aggiunto. Per ora il ministro si è limitato a rispondere alla domanda che gli era stata posta da una deputata, ma ha specificato che entro la fine del mese è previsto un annuncio ufficiale che darà maggiori dettagli.
Il paese africano, ricorda l’agenzia Reuters, è solo l’ultimo in ordine di tempo a prendere la decisione di limitare per legge l’uso di articoli in plastica usa e getta, in considerazione del loro enorme impatto ambientale. Si allunga così una lista che ormai conta circa una sessantina di paesi, tra cui Cina, Francia, Kenya, Cile, Ruanda e Italia.
Leggi anche: Plastica monouso vietata dal 2021, il Parlamento europeo vota sì
Proprio pochi giorni fa il Kenya aveva bacchettato i vicini Uganda e Tanzania, invitandoli ad adottare qualche misura per vietare la plastica monouso. La legislazione di Nairobi stupisce per le severe pene previste per i trasgressori, che sono state introdotte dopo svariati tentativi fallimentari. A partire dal mese di agosto del 2017, chiunque usi un sacchetto in plastica rischia fino a quattro anni di detenzione o una multa che può arrivare a 40mila dollari.
Foto in apertura © European Parliament / Flickr
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Tre organizzazioni ambientaliste incassano una storica vittoria contro il governo del Sudafrica: l’espansione del carbone va fermata.
Il rapporto dell’Ispra mostra neanche nel 2023 ci sono stati miglioramenti nella cura del territorio: si continua a cementificare a spron battuto.
Per motivi politici, il governo della Norvegia rinvia l’assegnazione delle licenze per le estrazioni minerarie nei fondali marini.
Un studio ha anticipato di nuovo le previsioni sullo scioglimento pressochè totale del ghiaccio nel mare più settentrionale della pianeta.
Dove sposteremo gli italiani quando saranno loro i migranti climatici? Da questa domanda nasce il libro “Migrare in casa” di Virginia Della Sala.
La capitale dell’Arabia Saudita, Riad, ospita la sedicesima Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla desertificazione, la Cop16.
I paesi che stanno negoziando un trattato giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica hanno detto che se ne riparlerà nel 2025.
Il 28 novembre a Nuuk è atterrato il primo volo diretto internazionale. Un evento storico che ha acceso un dibattito sui rischi del turismo di massa.