
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Si svolgerà l’8 giugno a Milano, nella splendida sala Polene del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, la premiazione ufficiale di Tecnovisionarie 2016, Premio Internazionale che viene attribuito ogni anno a donne che nella loro attività professionale hanno testimoniato di possedere visione, privilegiando l’impatto sociale, la trasparenza nei comportamenti e l’etica. Sono “Le Tecnovisionarie”
Si svolgerà l’8 giugno a Milano, nella splendida sala Polene del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, la premiazione ufficiale di Tecnovisionarie 2016, Premio Internazionale che viene attribuito ogni anno a donne che nella loro attività professionale hanno testimoniato di possedere visione, privilegiando l’impatto sociale, la trasparenza nei comportamenti e l’etica. Sono “Le Tecnovisionarie” nel settore della ricerca, dell’innovazione e dell’impresa.
È giunta alla sua nona edizione il Premio Internazionale Le Tecnovisionarie, capace negli 8 anni precedenti di “segnalare” 60 donne e che l’8 giugno premierà chi si è distinta per l’impegno nel valorizzare la “diversità” negli ambiti tradizionali, in particolare nel mondo della finanza che parla, anche, il linguaggio femminile.
Gianna Martinengo, nella giuria di Tecnovisionarie e Presidente di Didael KTS e Fondatrice dell’Associazione Donne e Tecnologie racconta: “…nel nostro paese la finanza parla al femminile. L’Italia è ricca di donne determinate, sensibili e attente, capaci di ricoprire posizioni apicali con una vision allargata dell’intera azienda e del mercato internazionale nel quale operano. Che sanno fare sintesi e dunque superare la divisione dei saperi, per portare progresso e sviluppo alla società intera, non solo a parti di essa”.
Un premio che sottolinea il fondamentale apporto che la visione femminile da ormai in ogni campo alla società, anche in ambiti fino a poco tempo fa prettamente maschili e chiusi. Una bella occasione per valorizzare la positiva diversità di essere donne, anche in finanza.
Oltre a Gianna Martinengo, la giuria 2016, che ha proceduto all’identificazione delle vincitrici (scelte tra le oltre 50 candidature giunte), era composta da Diana Bracco, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Bracco e Presidente di Fondazione Bracco; Deborah Chiodoni, Direttore Ufficio Stampa, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano; Laura La Posta Caporedattrice de “Il Sole 24 Ore”, responsabile dell’inserto Rapporti; Patrizia Rutigliano, Presidente Ferpi e Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di Snam; Federica Villa, Dirigente Presidenza e Relazioni Istituzionali della Camera di Commercio di Milano.
Le vincitrici dell’edizione 2016 del Premio, che saranno incoronate l’8 giugno durante una cena di gala, sono: Anna Amati, Roberta Benaglia, Barbara Bianchi Bonomi, Gabriella Camboni, Elena Casolari, Donatella Ceccarelli, Anna Gervasoni, Melissa Peretti, Debora Rosciani, Alessandra Viscovi.
La giuria ha inoltre stabilito di attribuire tre Menzioni Speciali a Maria Ameli, Chiara Dorigotti e Francesca Fedeli.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.