![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
La casa automobilistica giapponese ha siglato una partnership con Chubu Electric Power per ridare nuova vita alle batterie delle vetture, separando e riutilizzando le componenti oppure creando accumulatori di energia.
Se è vero che le auto elettriche e ibride sono più sostenibili di quelle a diesel e benzina, è vero anche che questi tipi di veicoli presentano un problema di smaltimento delle batterie. Delle possibilità di reimpiegarle se ne parla tanto, ma Toyota è passata ai fatti. La casa automobilistica giapponese ha firmato un accordo con Chubu Electric Power che ha dato avvio a un progetto di verifica per il riutilizzo e il riciclo delle batterie usate delle vetture.
L’idea delle due società è quella da una parte di riciclare le varie componenti delle batterie, ad esempio separando i metalli e reimpiegandoli, dall’altra di riutilizzare le batterie per creare degli accumulatori di energia in risposta alle sfide poste dal sistema di alimentazione elettrica. Se combinate insieme, infatti, le batterie usate con prestazioni ridotte, possono essere riutilizzate per la regolazione della domanda di energia e per la gestione delle fluttuazioni della frequenza e della tensione nei sistemi di distribuzione, fattori legati all’introduzione diffusa di energia rinnovabile. Nell’idea di Toyota e Chibu, il primo Storage Battery System introdurrà, nel 2020, una capacità di generazione di energia di circa 10.000 kW, pari a 10.000 batterie. Se la fase iniziale riguarderà le batterie al nichel-metallo idruro utilizzate nelle vetture ibride, successivamente, a partire dal 2030, verranno riutilizzate anche le batterie agli ioni di litio dei veicoli elettrici e dei veicoli elettrici ibridi plug-in.
La partnership conferma ancora una volta l’impegno di Toyota nella creazione di una società a basse emissioni di CO2 in cui ci sia anche un riutilizzo delle risorse. E sempre in tema di auto elettrificate, Toyota ha annunciato 1,52 milioni di vendite nel 2017, numeri che confermano un incremento pari all’8 per cento rispetto al record di vendite registrato nel 2016 e che hanno permesso di raggiungere il target fissato per il 2020 (1,5 milioni di veicoli elettrici venduti l’anno) con tre anni di anticipo. La sfida che la casa delle Tre Ellissi si è imposta con l“Environmental Challenge 2050” è quella di vendere oltre 5,5 milioni di vetture elettrificate l’anno entro il 2030, obiettivo che perseguirà introducendo veicoli elettrici a batteria entro il 2020 in Cina e in India, passando poi al Giappone, agli Stati Uniti e quindi all’Europa, e a produrre una versione elettrificata di ogni suo modello entro il 2025.
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