Il settore automotive sta vivendo una trasformazione epocale. Passare all’elettrico non basta, serve ripensare l’intera filiera, le competenze e le tecnologie. A dirlo i dati della ricerca condotta dal Politecnico di Milano per Geely Italia.
In rialzo l’affluenza con 41mila presenze all’ultima edizione del Transpotec, la più importante rassegna italiana dedicata al trasporto.
Transpotec Logitec 2019 è stato ancora una volta un momento di incontro e confronto sulle tematiche più calde per il settore dei trasporti e della logistica. In evidenza, ancora una volta la rivoluzione che accompagna il mondo del trasporto pesante che mette sempre più al centro temi critici come le emissioni, i carburanti alternativi, l’inquinamento acustico, la logistica e l’intermodalità. Oltre questo, nei numerosi incontri, anche la sicurezza e la persona, intesa come gli addetti impegnati nel settore, sono stati oggetto di numerose riflessioni, inevitabili per un settore spesso oggetto di polemiche.
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Oltre quattrocento le aziende espositrici e un ricco il programma convegnistico che nelle giornate della rassegna ha permesso di fare il punto sul mercato e i suoi sviluppi futuri, confermando l’autotrasporto e la logistica intermodale comparti fondamentali per lo sviluppo del paese. Fatta salva l’assenza di Iveco, tutti i più grandi costruttori, da Man a Mercedes-Benz, da Scania a Volvo Trucks, fino alla sezione dedicata ai commerciali con Fiat professional, Ford, Opel, Peugeot e Volkswagen, hanno colto l’occasione per portare a Verona novità e nuovi progetti.
Dai furgoni elettrici (come il Volkswagen e-Crafter, un furgone con un’autonomia di 173 chilometri in elettrico) alle motorizzazioni alternative alimentate a LNG, dalle ultime dotazioni tecnologiche dedicate alla sicurezza, alle soluzioni digitali per la gestione della logistica, hanno caratterizzato la rassegna. I contenuti più interessanti sono emersi dalla parte convegnistica che ha messo in primo piano i temi più scottanti. Dalla sicurezza stradale alle soluzioni per prevenire i potenziali rischi, alla gestione virtuosa del personale, dalla rivoluzione dei sistemi anticollisione con le tecnologie ADAS per rendere più sicuro il parco circolante dei mezzi pesanti in Italia (fra i più anziani e inquinanti d’Europa), alla logistica 4.0. Molto seguiti anche gli incontri dedicati alle nuove energie e ai nuovi carburanti, ma anche quelli dedicati alle sfide dell’e-commerce e alla trasparenza nella supply chain.
Transpotec Logitec è stato anche un importante momento di confronto sui grandi cambiamenti che stanno interessando il mercato e che mettono al centro la necessaria sinergia tra logistica e trasporto su gomma. Numerose sono infatti le sfide che il comparto è chiamato ad affrontare, dalla internazionalizzazione, visto che l’autotrasporto italiano per l’86 per cento si muove su tratte nazionali contro una media europea del 65, alla razionalizzazione della gestione merci; oggi il 40 per cento dei camion viaggia vuoto, contro una media europea del 20, un aspetto che andrebbe risolto con soluzioni di logistica condivisa, che permetterebbe a marchi diversi e alla Gdo di sfruttare i medesimi mezzi per trasportare le loro merci.
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Oltre che sui mezzi, per migliorare il settore dei trasporti è necessario investire su nuove professionalità, che sappiano sfruttare al meglio le innovazioni in termini di sicurezza e connettività oggi sempre più diffuse. “Il settore del trasporto svolge un ruolo di primaria importanza per il nostro paese”, ha sottolineato Franco Fenoglio, ad di Scania, “i giovani saranno presto chiamati a prendere decisioni e assumere comportamenti determinanti per lo sviluppo sostenibile e sicuro di questo settore”.
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