Il trasporto aereo si prepara a una nuova, più efficiente, ripartenza. In Francia vietando la maggior parte dei voli interni. Negli Usa con il ricorso ai biocarburanti.
ÖBB e Deutsche Bahn ripristinano il treno notturno tra Berlino e Parigi. Rispetto all’aereo, è molto vantaggioso in termini di impatto sul clima.
Berlino, Halle, Erfurt, Mannheim, Strasburgo e, infine, Parigi. Sono le fermate del treno notturno tra Berlino e Parigi che, dopo nove anni di assenza, sarà ripristinato a partire da dicembre 2023. Offrendo ai passeggeri un’alternativa molto più ecologica rispetto all’aereo.
Il treno notturno tra Berlino e Parigi era stato cancellato nove anni fa ma, già alla fine del 2020, le compagnie ferroviarie austriache, tedesche e francesi avevano iniziato a valutare l’ipotesi di reintrodurlo. Ora la conferma arriva dall’operatore ferroviario austriaco ÖBB che gestirà questa e altre tratte insieme alla tedesca Deutsche Bahn.
A partire da dicembre 2023, si potrà viaggiare di notte su rotaia da Berlino e Vienna fino a Parigi e Bruxelles. Si inizierà con tre corse a settimana, una frequenza che diventerà giornaliera a partire dall’autunno del 2024. In questo modo, raddoppia il numero di treni notturni disponibili nella capitale tedesca. L’obiettivo dichiarato di ÖBB è quello di raddoppiare anche il numero di passeggeri, entro il 2030.
Il mezzo di trasporto incide in modo molto rilevante sull’impatto climatico di un viaggio. Soprattutto quando la tratta è breve e dunque i tempi di percorrenza sono simili, il treno risulta enormemente vantaggioso. Per arrivare a Milano da Zurigo, per esempio, l’aereo impiega circa un’ora ma, aggiungendo le tempistiche per il check in, i controlli di sicurezza e il trasferimento da e per gli aeroporti, si arriva a cinque ore totali. Tutto questo, emettendo in atmosfera 254 chilogrammi di CO2. In treno, nell’arco di un’ora e 44 minuti si arriva direttamente in centro città. E le emissioni? Appena 13 chili di CO2. È quanto emerge da un’analisi del Politecnico federale di Zurigo.
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