
“Fare la cosa giusta” è il motto di Ritter Sport. Siamo stati a Stoccarda, presso lo stabilimento di Waldenbuch, per farci raccontare la sua storia.
Le storie di innovazione e valorizzazione che fanno dell’Italia la capofila della nascente economia circolare raccontate a bordo del Treno Verde di Legambiente con destinazione Bruxelles.
Chissà cosa direbbe Giotto di quest’Italia che è diventata maestra nel “chiudere il cerchio”, passando dall’economia lineare a quella circolare. È un disegno a mano libera, semplice, talentuoso e al contempo sorprendente quello che molte aziende, amministrazioni e realtà italiane stanno tracciando per il futuro dell’economia circolare che si sta diffondendo nella nostra Penisola. Un cerchio che inizia da un nuovo modo di pensare i processi di produzione e consumo, meno dipendente dall’approvvigionamento delle materie prime, che rottama le discariche e il termine rifiuto – che diventa risorsa per qualcun altro – creando una nuova ricchezza economica, occupazionale, sociale e ambientale.
Il Treno Verde 2017, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato italiane dedicata quest’anno all’economia circolare, vuole raccontare proprio questo cambiamento in atto, dando spazio e voce alle tante esperienze reali e concrete che sta raccogliendo, tappa dopo tappa, durante il suo viaggio iniziato da Catania e che si concluderà a fine marzo a Milano. Sono storie di innovazione e valorizzazione degli scarti del consumo e della produzione che fanno del nostro Paese il capofila della nascente economia circolare. Un tema che è al centro delle politiche europee con il nuovo pacchetto dell’economia circolare che rappresenta un’occasione straordinaria e necessaria per cambiare modello, combattere inefficienza e sprechi e quindi anche i cambiamenti climatici e l’inquinamento.
A bordo del Treno Verde, arrivato al giro di boa, sono state già coinvolte decine e decine di realtà italiane, ribattezzate come 100 campioni dell’economia circolare, che già oggi praticano quello che prevede il nuovo pacchetto europeo. Si tratta di aziende, istituzioni, cooperative, progetti e startup che uniscono innovazione, tecnologia, creatività e sostenibilità e che stanno popolando le undici tappe del Treno Verde. C’è chi ha scommesso sulle bucce d’arancia, un rifiuto che diventa una risorsa impiegata per i tessuti d’alta moda. Ci sono imprenditori che hanno puntato sul recupero di sottolavorati dell’olio di sansa con i quali producono pannelli riciclabili al 100 per cento.
Inauguriamo la nostra tappa di #Pescara con i campioni dell’#economiacircolare dell’Abruzzo pic.twitter.com/Gy37d2axC7
— Treno Verde (@TrenoVerde) 13 marzo 2017
C’è poi chi pratica l’economia circolare portando avanti progetti contro lo spreco alimentare oppure chi, attraverso la lavorazione dei fondi di caffè coltiva funghi. E che dire delle pitture per la bioedilizia ricavate dagli scarti agricoli e degli strumenti ottenuti dal riciclo creativo. Questo è solo un assaggio dei 100 campioni dell’economia circolare made in Italy che il 24 aprile, dopo il viaggio del Treno Verde, saranno portati e presentati a Bruxelles insieme al vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen, e all’eurodeputata Simona Bonafè, relatrice del pacchetto europeo sull’economia circolare.
Un grande viaggio, quello del convoglio ambientalista, al quale possono partecipare tutti, non solo le realtà dell’economia circolare. Un invito speciale va alle scuole di ogni ordine e grado alle quali è riservato un viaggio nel viaggio grazie alla mostra interattiva ospitata a bordo delle carrozze: una grande occasione per scoprire tutti i segreti per disegnare il cerchio perfetto, come Giotto ci insegna.
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