
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il nuovo corso di dottorato in Sostenibilità ambientale e benessere, incentrato sull’interdisciplinarietà, sarà inaugurato il prossimo anno accademico.
Di tempo, ad onor del vero, non ne abbiamo più molto, considerato che secondo un recente studio tra soli 31 anni il 90 per cento dell’umanità potrebbe estinguersi a causa dei cambiamenti climatici. Ciononostante ridurre enormemente il nostro impatto ambientale è una priorità, per questo negli ultimi anni è in crescita il numero di corsi di laurea e altre offerte formative organizzate dalle università incentrate sulla sostenibilità ambientale. In questa direzione va anche l’università di Ferrara, l’ateneo ha infatti presentato un nuovo corso di dottorato in Environmental sustainability and wellbeing (Sostenibilità ambientale e benessere).
La peculiarità del corso, che sarà inaugurato il prossimo anno accademico, è l’interdisciplinarietà, sono infatti previste lezioni di materie scientifiche e umanistiche, tra cui scienze sociali, economiche e giuridiche, biologiche e chimiche. L’obiettivo del dottorato è quello di fornire ai ricercatori gli strumenti per ridurre l’impatto sugli ecosistemi e migliorare la qualità della vita, coniugando conservazione e attività produttive.
I cosiddetti green jobs, ovvero quelle professioni legate all’ambiente, stanno contribuendo a creare nuovi posti di lavoro e rappresentano, come riportato rapporto GreenItaly 2018 di Fondazione Symbola e Unioncamere, il 13 per cento dell’occupazione complessiva nazionale. Questa percentuale è destinata ad aumentare e il nuovo corso di studi dell’università di Ferrara contribuirà a formare nuovi professionisti “verdi”. Tra gli sbocchi professionali che il corso si prefigge di offrire ci sono i ruoli di ricercatore, docente, divulgatore, in settori che spaziano dagli enti pubblici agli istituti di ricerca, fino alle associazioni ambientaliste.
Il dottorato in Sostenibilità ambientale e benessere è nato nell’ambito della rete universitaria internazionale per lo sviluppo sostenibile Routes towards sustainability. Nata nel 2012 su iniziativa dell’ateneo ferrarese, la rete comprende atenei di tutto il mondo distintisi per l’impegno e le competenze in tema di sostenibilità. “La rete ha carattere fortemente internazionale e interdisciplinare, favorisce cioè il confronto a livello planetario tra scienze naturali e scienze umane, nella ricerca come nella didattica di eccellenza – si legge in un comunicato dell’università di Ferrara. – Ad essa prendono parte università africane, asiatiche, europee e sudamericane, impegnate a realizzare progetti di ricerca comuni, capaci di generare punti di vista innovativi e di promuoverli nel dialogo sociale, nella formazione universitaria e in quella postuniversitaria”.
Il programma del nuovo corso è dunque il frutto di un confronto internazionale e interdisciplinare. “Inizialmente volevamo incorporare Ecological minds nel titolo del dottorato – ha dichiarato Paola Spinozzi, coordinatrice del dottorato e studiosa di letteratura e ambiente presso il dipartimento di Studi umanistici – poi abbiamo scelto un titolo denotativo, che annuncia i contenuti in modo diretto. Menti ecologiche è connotativo, evoca e prefigura. Connotare è importante, dare attributi significa essere creativi e innovativi. Immaginare e intraprendere percorsi di sostenibilità ambientale e benessere è esattamente ciò che il dottorato si prefigge di fare con le menti ecologiche di docenti e studenti italiani e internazionali”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.