Il Vittoriale di Gabriele D’Annunzio festeggia i suoi 100 anni e riapre ai visitatori

Sulla riva bresciana del lago di Garda, il complesso voluto dal grande poeta italiano, è un’ottima meta per un week end tra arte e natura.

Il Vittoriale degli Italiani è aperto e pronto a celebrare il centenario che cade il 20 giugno 2021. È una meta perfetta dove pianificare un week end fuori porta in questo momento di ritorno alla vita e di riscoperta delle bellezze del paese. Il “regno” di Gabriele D’Annunzio, racconta non solo la sua arte, le stranezze e le passioni del grande poeta italiano, ma un tratto di storia italiana controversa. Il lago di Garda poi è uno scenario sempre incantevole.

Il Vittoriale, la Priora, il teatro

In molti credono che il complesso sia stato fatto costruire interamente da Gabriele D’Annunzio, ma non è così. Lo scrive lui stesso in questa lettera alla moglie: “Ho trovato qui sul Garda una vecchia villa appartenuta al defunto dottor Thode. È piena di bei libri… Il giardino è dolce, con le sue pergole e le sue terrazze in declivio. E la luce calda mi fa sospirare verso quella di Roma. Rimarrò qui qualche mese, per licenziare finalmente il Notturno”. La villa dunque, che oggi chiamiamo Priora, esisteva già, e da lì il poeta partì per dare vita a quello che poi sarebbe diventato il suo rifugio, dal 1921, e la sua casa eterna, perché lì è sepolto nel mausoleo.

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Posted by Il Vittoriale degli Italiani on Saturday, May 8, 2021

E proprio la Priora è ciò che colpisce maggiormente: grazie a una visita guidata – da prenotare con anticipo specie ora con le norme anti Covid – vi sarà chiara la psicologia di D’Annunzio e la serie di manie che lo caratterizzavano. La sua casa è insieme un museo, una biblioteca e un memorabilia senza uguali. Insieme alla meraviglia per la quantità di oggetti e libri conservati – ognuno con una storia e un aneddoto da raccontare – ne deriva anche un certo senso di soffocamento per la poca luce – il poeta aveva problemi di vista e schermava ovunque la luce – e la sovrapposizione di tappeti e orpelli.

Il parco è incantevole, specie nella bella stagione, ed è una continua sorpresa grazie alle fontane, i ruscelli, i laghetti, le cascatelle e alle numerose opere d’arte che vi sono esposte. Alcune davvero suggestive e d’impatto, come il Cavallo blu di Mimmo Paladino che rende il teatro all’aperto ancora più scenografico e invita il visitatore a godere dell’azzurro del Garda. Assistere a uno spettacolo, musicale o teatrale in questo scenario non appena sarà di nuovo possibile, è una delle esperienze da fare nella vita.

Vittoriale
L’Officina del Vittoriale © Marco Beck Peccoz

Alla ricoperta del Vittoriale e del Garda bresciano

Quella al Vittoriale è una visita d’arte e cultura ma anche naturalistica: tra gli angoli più belli del complesso e del parco ci sono sicuramente il roseto e la limonaia che possono essere la prima tappa di un tour tra le bellezze della sponda del Garda bresciano che troverete bucolico ed estremamente curato in tutti i suoi borghi. Per continuare sul tema storico potreste fermarvi a Salò primo comune di quella che è chiamata Riviera dei limoni dove appunto potete vedere e anche visitare le limonaie che qui sono numerose.

La strada che da Campione del Garda porta al borgo di Tremosine è secondo alcuni la più bella del mondo perché si snoda su una forra che dà sul lago che regala una vista mozzafiato e qualche tremito che arriva al culmine nella terrazza del Brivido sospesa nel vuoto a 350 metri di altezza. Se questo panorama non vi basta e amate il trekking, le opzioni sono diverse: in molti salgono al monte Pizzoccolo da Toscolano Maderno – si tratta di una facile escursione di circa 2 ore, adatta a tutti che, nonostante non presenti grandi difficoltà, permette di godere, una volta in cima, di una vista meravigliosa. A sud di Gardone Riviera e Salò invece un altro punto di osservazione notevole è quello offerto dalla Rocca di Manerba che ormai è solo un rudere ma vi stupirà per la conformazione rocciosa del luogo in cui si trova (somiglia un po’ alle Cliffs of Moher) e l’immensità di ciò che vi troverete davanti.

Un’ultima visita da non perdere è quella in un borgo di pescatori come Limone del Garda che ci riporta un po’ a quella che doveva essere la vita e l’atmosfera di quando la pesca era una delle fonti di sostentamento della gente di lago. Oppure prendete una barca o un battello e fate il giro del lago.

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