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Grazie all’adesione di Whirlpool al progetto LifeGate PlasticLess due Seabin sono stati installati nelle Marche. I cestini che rimuovono plastiche e microplastiche permetteranno alle città di Fano e San Benedetto del Tronto di godere di mari più puliti.
In una regione come le Marche, che si affaccia per centinaia di chilometri sul mare, la costa e le acque sono risorse economiche, ambientali e culturali imprescindibili per i suoi abitanti, compresi quelli di Fano, in provincia di Pesaro e Urbino. La terza città più popolosa della regione è protagonista di LifeGate PlasticLess, progetto che vuole contribuire alla diminuzione dell’inquinamento dei mari italiani posizionando nei porti e nei circoli nautici il maggior numero possibile di Seabin, dispositivi che raccolgono fino a mezza tonnellata l’anno di rifiuti galleggianti come plastiche, microplastiche e microfibre. Grazie all’adesione di Whirpool, leader mondiale nella produzione di elettrodomestici, e in particolare della sua divisone Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), i primi due Seabin delle Marche sono stati installati nella Marina dei Cesari di Fano e nel Circolo Nautico Sambenedettese di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.
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“Con PlasticLess intendiamo affrontare in maniera proattiva e concreta la sfida di ripulire i nostri mari dai rifiuti e promuovere un beneficio concreto per la collettività e per le comunità che proprio nel mare trovano un bene fondamentale per il proprio sviluppo e il proprio benessere”, questo il commento di Alessandro Magnoni, direttore comunicazione e relazioni governative di Whirlpool Emea, in occasione dell’inaugurazione del dispositivo a Fano. All’evento hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali come Angelo Sciapichetti, assessore all’Ambiente della Regione Marche e Massimo Seri, sindaco della città, che ha dato il “benvenuto a Whirlpool e LifeGate, con l’auspicio che PlasticLess sia un prezioso tassello in quel percorso di consapevolezza che accompagnerà la nostra città nel futuro”. E proprio per coinvolgere chi dovrà affrontare le sfide ambientali di domani, erano presenti anche i bambini che hanno preso parte al laboratorio didattico sul corretto uso e smaltimento della plastica condotto dal Centro di educazione ambientale “Ambiente e mare”.
Il bisogno di partire proprio dai giovani e dalle scuole è stato evidenziato anche da Sciapichetti. “La plastica in mare è un problema che si sta rivelando sempre più insidioso: per questo recentemente la Regione Marche si è dotata di una legge diretta al suo contrasto”, ha aggiunto. “Incentiviamo la raccolta dei rifiuti nei porti e preveniamo la dispersione in mare, puntando su nuove tecnologie e tecniche di pesca più sostenibili”. A mettere in evidenza la necessità di adottare un approccio concreto è stato anche Enea Roveda, amministratore delegato di LifeGate: “Attraverso la nostra iniziativa vogliamo promuovere l’economia circolare con una campagna di sensibilizzazione e fornire gli strumenti necessari alle realtà che intendono condividere con noi un obiettivo così importante, come quello della riduzione della plastica nei nostri mari”.
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L’adesione di Whirlpool al progetto PlasticLess è una tappa importante nel percorso di sostenibilità che l’azienda ha già intrapreso con azioni concrete a favore della riduzione della plastica, del consumo energetico, delle risorse idriche e della C02. A giugno ha annunciato la sua adesione alla campagna volontaria dell’Unione europea che promuove il riuso della plastica, impegnandosi ad assicurare l’utilizzo di componenti di riciclo per lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie. Un segnale importante a sostegno della strategia europea a favore dell’economia circolare che prevede l’utilizzo di soli imballaggi riciclabili entro il 2030 e la messa al bando di prodotti in plastica usa e getta qualora ci siano alternative convenienti.
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L’adesione di Whirlpool Emea a LifeGate PlasticLess, che ha permesso l’installazione di due Seabin nelle Marche, si pone come una soluzione concreta a un problema che tocca tutta l’Italia, dove 90 tonnellate di plastica raggiungono il mare ogni giorno secondo l’Une, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. Queste costituiscono una fetta importante delle 731 tonnellate giornaliere che entrano nel Mediterraneo, e infatti l’Italia è il terzo paese che contribuisce maggiormente all’inquinamento di questo mare, dove si concentra il 7 per cento delle microplastiche a livello globale, rendendolo una delle aree più colpite al mondo. “Il Mediterraneo ha un assoluto bisogno di essere liberato dalle plastiche e dalle microplastiche che lo inquinano e lo soffocano”, questa la chiamata all’azione di Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera nel videomessaggio che ha lasciato in occasione della messa in acqua del Seabin di Fano.
L’obiettivo di PlasticLess è che sempre più porti in Italia, e non solo, abbiano a loro disposizione un cestino che cattura plastiche, microplastiche e microfibre. Grazie a una rete di persone e aziende consapevoli come Whirlpool, il sogno di ripulire i mari dalla plastica non è poi così lontano.
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