
L’unico paese dell’Asia centrale con una volontà democratica sembra essere il Kirghizistan. Ma ora sta compiendo passi falsi sulla libertà di stampa, ossigeno per la democrazia.
Un furgone ha travolto la folla sul London Bridge, a Londra, attorno alle 22 di sabato. La polizia ha ucciso i tre terroristi. Decine i feriti.
Un furgone che si abbatte sulla folla, la furia omicida che prende di mira i cilenti di pub e ristoranti. E poi la caccia all’uomo, i turisti che corrono in preda al panico, il ronzio continuo degli elicotteri, i posti di blocco, la polizia ovunque a sirene spiegate. Il drammatico copione del terrorismo si è ripetuto una volta ancora sul territorio del Regno Unito.
Leggi anche: Un tranquillo weekend di paura, a Londra
Ad essere colpita, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, è la capitale Londra. L’attacco è stato sferrato sul London bridge, alle ore 22:08 (le 23:08 in Italia): una zona densamente frequentata, sia di giorno che di notte. Il bilancio è di almeno sette persone uccise e più di 48 feriti ricoverati, secondo quanto riferito da Scotland Yard, la polizia inglese e dalle autorità sanitarie locali.
Earlier this morning, Assistant Commissioner Mark Rowley made the following statement regarding the #LondonBridge & #BoroughMarket incidents pic.twitter.com/5q7ssSpUnJ
— Metropolitan Police (@metpoliceuk) 4 giugno 2017
Come già a Stoccolma, in Svezia, a Nizza, in Francia, a Berlino, in Germania, e nella stessa città di Londra, l’attentato è cominciato con un camion che è saltato sul marciapiede con l’obiettivo di falciare i passanti. Stavolta il veicolo si è lanciato a slalom ad almeno 80 chilometri all’ora.
A bordo tre terroristi, che una volta giunti a Borough high street hanno abbandonato il furgone aggredendo all’arma bianca i frequentatori dell’omonimo quartiere di Borough market. L’attacco, per ora, non è stato rivendicato.
“Ho visto il mezzo avanzare a zigzag per cercare di colpire il maggior numero di persone possibile – ha riferito un testimone parlando alla Bbc -. La gente, in preda al panico, cercava di scappare. Ho aiutato alcuni feriti, tutti giovani. Poi ho visto i tre uomini scendere, avevano in mano coltelli con lunghe lame: hanno cominciato a pugnalare a caso i passanti, una ragazza è stata colpita in pieno petto”.
We have taken 48 patients to hospital following the incident at #LondonBridge https://t.co/hCiKVCBrnb pic.twitter.com/5ipl5vtcTB — London Ambulance (@Ldn_Ambulance) 4 giugno 2017
La polizia ha fatto poco dopo irruzione in alcuni bar e ristoranti urlando ai clienti di nascondersi sotto ai tavoli. Sono seguiti dei colpi di arma da fuoco: i tre attentatori sono stati abbattuti in pochi minuti dagli agenti. Le forze dell’ordine hanno tuttavia confermato la notizia attorno alle 4 di notte, specificando che uno dei terroristi indossava anche una falsa cintura esplosiva. Centinaia di persone hanno quindi potuto lasciare il quartiere, sfilando con le mani in alto, sorvegliate da vicino dagli agenti, in cerca di eventuali complici.
La prima ministra inglese Theresa May ha annunciato una riunione d’emergenza del “Cobra” (Cabinet office briefing rooms), l’unità di crisi del governo britannico e la sospensione della campagna elettorale per le elezioni che si terranno l’8 giugno. Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha parlato di atto “barbaro, perpetrato per colpire in modo vigliacco turisti e londinesi innocenti”. Il leader dei laburisti Jeremy Corbyn si è detto “scioccato”.
My statement on the cowardly terrorist attack in London tonight: https://t.co/7GYYdImIU8
Please continue to follow @metpoliceuk for updates pic.twitter.com/xxTbH2o2JN— Sadiq Khan (@SadiqKhan) 4 giugno 2017
Si tratta del terzo attacco in pochi mesi che prende di mira il Regno Unito. Dapprima quello del 22 marzo, sempre a Londra, nel quartiere di Westminster, ad opera di Khalid Masood, 52enne britannico, nato nel Kent e convertitosi all’islam radicale, che secondo la polizia aveva agito in modo autonomo. Quindi quello del 22 maggio, quando una bomba piazzata dal 21enne Salman Abedi al concerto della cantante Ariana Grande, a Manchester, ha provocato la morte di 22 persone.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’unico paese dell’Asia centrale con una volontà democratica sembra essere il Kirghizistan. Ma ora sta compiendo passi falsi sulla libertà di stampa, ossigeno per la democrazia.
L’ultimo attacco, nel sud della Striscia di Gaza, ha causato oltre 50 morti e centinaia di feriti. Israele continua a usare la fame come arma contro i palestinesi.
Benché non si tratti di caldo record, il servizio meteorologico americano ha deciso di diramare un’allerta in Alaska: “Una presa di coscienza”.
Centinaia di aerei militari israeliani hanno bombardato siti militari e nucleari dell’Iran. Netanyahu ha detto che l’operazione sarà lunga e ora si attende la risposta dell’Iran.
Una serie di operazioni anti-immigrazione hanno causato proteste a Los Angeles. Donald Trump ha risposto con l’invio dell’esercito, alzando la tensione.
A bordo della Madleen, gestita dalla Freedom Flotilla Coalition, c’erano pacchi di aiuti umanitari e l’attivista Greta Thunberg. L’equipaggio è in stato di fermo in Israele.
La misura è stata annunciata il 4 giugno dal presidente Trump. Per l’Onu è un provvedimento discriminatorio e che suscita preoccupazioni.
La Sierra Leone è uno degli stati africani più esposti al rischio di carestie e calamità naturali. Anche a causa della deforestazione, fenomeno che l’Occidente sembra voler ignorare.
Dall’Unione europea al Regno Unito, passando per il Canada, crescono le misure diplomatiche contro Israele. Che però va avanti con il genocidio a Gaza.