
L’Agenzia europea per l’ambiente ha valutato le perdite in termini economici e di vite legate agli eventi estremi tra il 1980 e il 2023.
Identificati i 10 disastri climatici più costosi del 2022 nel nuovo rapporto di Christian Aid. Tra questi le alluvioni in Pakistan e la siccità in Europa.
Il nuovo rapporto di Christian Aid “Counting the cost 2022: a year of climate breakdown” identifica i dieci disastri climatici più costosi di quest’anno e stima che tutti e dieci abbiano avuto un impatto pari o superiore a 3 miliardi di dollari. Tra questi, l’uragano Ian, che ha colpito gli Stati Uniti e Cuba a settembre, costando 100 miliardi di dollari e causando 40mila sfollati e le inondazioni in Pakistan che hanno ucciso più di 1.700 persone, ne hanno sfollate altre 7 milioni e, secondo le stime della Banca Mondiale, hanno causato danni economici per 30 miliardi di dollari. La siccità in Europa è costata altri 20 miliardi di dollari.
La maggior parte di queste stime si basa solo sui danni assicurati, il che significa che i veri costi finanziari sono probabilmente ancora più alti, mentre i costi umani spesso non vengono conteggiati.
Mentre il rapporto di Christian Aid si concentra sui costi finanziari, che di solito sono più elevati nei paesi più ricchi perché hanno un valore di proprietà più alto e possono permettersi un’assicurazione, alcuni degli eventi meteorologici estremi più devastanti del 2022 hanno colpito le nazioni più povere, che hanno contribuito in minima parte a causare la crisi climatica e hanno meno ammortizzatori con cui resistere agli shock.
Ecco la lista degli eventi meteorologici estremi più dannosi in termini economici del 2022:
Nel rapporto, un secondo elenco di dieci disastri climatici evidenzia altri eventi che non compaiono nell’elenco dei danni assicurati, ma che sono stati altrettanto dannosi per le comunità o rappresentano una preoccupante minaccia per il futuro, come le ondate di calore nell’Artico e nell’Antartide.
Tra questi troviamo altre alluvioni (Malaysia, Brasile, Africa occidentale), tempeste (Africa del sud, Bangladesh, Filippine), incendi (Cile), ondate di calore (Artico e Antartide, India e Pakistan) e, ancora una voltà, siccità (come quella che sta attanagliando il Corno d’Africa e che interessa addirittura 36 milioni di persone.
Secondo Christian Aid, questi ultimi eventi estremi evidenziano la necessità di un’azione climatica ancora più urgente, sottolineando l’importanza del fondo per le perdite e i danni (loss and damage) recentemente concordato alla Cop27 per fornire un sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo che hanno subito ingenti perdite a causa di una crisi climatica che non hanno causato.
Nessun angolo del pianeta è stato risparmiato dagli impatti climatici più costosi nel 2022, con tutti i sei continenti rappresentati nella classifica. L’Accordo di Parigi ha fissato l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, ma i risultati del vertice sul clima Cop27 in Egitto non consentono al momento di raggiungere questo obiettivo, motivo per cui è necessaria un’azione molto più urgente.
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