2020: un anno di notizie che hanno stravolto l’umanità

Abbiamo vissuto un anno che ha stravolto l’umanità, la sua normalità. Il 2020, però, potrebbe essere anche la fine di uno stile insostenibile. Ripercorriamolo con le 12 notizie più importanti.

L’ironia, il sarcasmo, anche le maledizioni nei confronti dell’anno che si sta per chiudere si sprecano. Il 2020 è stato un annus horribilis, per usare un’espressione latina che indica un anno caratterizzato da eventi negativi in molti ambiti. Il video di Google dedicato alle ricerche dell’anno è un ricordo delle persone che non ci sono più. Da George Floyd a John Lewis. Un video anche riduttivo se visto con gli occhi di chi americano non è.

Nel ricordo, infatti, mancano personalità come il leader indigeno kayapó Paulinho Paiakan e Aritana Yawalapiti dell’omonima tribù. Senza dimenticare volti noti del mondo dell’arte, della cultura e dello sport.

Ma c’è una cosa di quel video che ci accomuna tutti. Ed è la parola “perché”. L’umana voglia di darsi una spiegazione, di cercare un motivo, di capire perché succedono le cose. I fatti. Perché gli incendi in California. Perché sono stanco. Perché le scuole sono chiuse. Perché così tanti morti. Perché.

E da questa voglia di risposte, si percepisce la voglia di ricominciare, di ripartire. Di farlo in un modo nuovo, migliore. In Italia s’è parlato tanto di nuova normalità. Di futuro sostenibile. Mai come quest’anno la salute del Pianeta e quella delle persone si sono intersecate, si sono fuse. L’ambiente, la società, l’economia. Abbiamo capito che per stare bene noi, come individui e come comunità, come specie, dobbiamo salvaguardare la salute e il benessere della Terra. Dobbiamo rispettare la nostra “casa comune” e le sue risorse finite.

Il 2020 è stato doloroso, drammatico, ma potrebbe trasformarsi presto in un anno storico. L’anno che ci ha aperto gli occhi ed è stato in grado di fare ciò che fino a quel momento è parso impossibile: sconfiggere lo status quo per cambiare le nostre abitudini, il nostro stile di vita. Far cadere l’essere umano dal piedistallo su cui si era posto e riportarlo al centro di un ecosistema fatto da miliardi di altre forme di vita altrettanto importanti.

Accogliamo il 2021 facendo tesoro dei fatti e delle notizie che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi. Quelle che avete letto di più. E comunque qualcosa di buono lo abbiamo trovato. Cominciamo.

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Attivisti protestano a Sydney, in Australia, contro il riscaldamento globale © Brook Mitchell/Getty Images

L’Overshoot day 2020 è stato il 22 agosto – Complice la pandemia di coronavirus, l’Overshoot day 2020, il giorno in cui abbiamo esaurito le risorse rinnovabili che la Terra ci mette a disposizione in un anno, è stato il 22 agosto, con tre settimane di ritardo rispetto al 2019. Si è interrotta così una tendenza che negli ultimi anni l’aveva visto arrivare sempre prima. Nel 2019 persino alla fine del mese di luglio. Leggi la notizia.

Gli incendi in Australia – La lista di vittime umane e animali degli incendi in Australia è stata infinta. Un disastro durato otto mesi. Il fumo degli incendi è arrivato perfino in Sudamerica causando la possibile estinzione di diverse specie. Leggi la notizia.

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The unprecedented scale and intensity of wildfire seasons in places such as California and Australia cause immense damage to human lives, businesses, wildlife and natural habitats © Mario Tama/Getty Images

Lo squalo bianco sta scomparendo dal Mediterraneo – A partire dalla seconda metà del Novecento la specie ha vissuto un rapido declino. La scomparsa di questo grande predatore non è affatto una buona notizia come si potrebbe pensare di fronte a un animale che “fa paura”. La sua scomparsa avrà effetti negativi sull’intero ecosistema. Leggi la notizia.

100 giorni che hanno stravolto l’Italia – A cento giorni dal 21 febbraio 2020, quando è stato identificato il primo caso di coronavirus in Italia, abbiamo realizzato un approfondimento per ricostruire le tappe, le cause e le conseguenze di una pandemia che ha visto il cuore pulsante nel nostro paese. Leggi la notizia.

È stato osservato un aumento di ospedalizzazione per polmoniti e sintomatologia simil influenzale tra ottobre e dicembre 2019 proprio nelle aree di Milano e Lodi © Antonio Masiello/Getty Images

Il bivio davanti al quale ci ha posto la pandemia, sostenibilità o declino? – Lo sviluppo insostenibile non è solo responsabile dei cambiamenti climatici, ma anche concausa delle epidemie. Eppure c’è chi già chiede di salvarlo. Riusciremo a cambiare mentalità e abitudini per salvarci? Leggi la notizia.

In Ecuador i popoli indigeni si sono organizzati per resistere alla pandemia – Nell’Amazzonia ecuadoriana la tragedia sanitaria ha avuto conseguenze drammatiche. Il governo non ha agito in tempo, privilegiando gli interessi estrattivi alla salute delle comunità indigene. Queste, guidate dai Waorani, si sono organizzate per affrontare da soli la pandemia. Leggi la notizia.

La vittoria in tribunale del popolo Waorani contro il governo dell’Ecuador stabilisce un importante precedente © Jeronimo Zuñiga/Amazon Frontlines

La Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge contro l’omofobia – A novembre la Camera ha approvato il disegno di legge Zan. Presto la discriminazione o la violenza fondata su motivi di genere, sesso, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità sarà punita in Italia allo stesso modo di quella fondata sui motivi razziali. Leggi la notizia.

L’Argentina ha legalizzato l’aborto – Sempre a novembre il presidente dell’Argentina Alberto Fernández ha presentato un disegno di legge per legalizzare l’aborto nel paese sudamericano, insieme anche a un altro disegno volto a proteggere la salute di madre e figlio nei primi mille giorni di vita. La Camera bassa del Congresso lo ha approvato l’11 dicembre. L’ultimo voto decisivo, quello del Senato, è arrivato il 30 dicembre. L’aborto sarà legale in Argentina. Leggi la notizia.

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I manifestanti fuori dal Congresso a Buenos Aires, in Argentina, in attesa della votazione sul disegno di legge per legalizzare l’aborto il 10 dicembre 2020 © Tomas Cuesta/Getty Images

Joe Biden è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America – Novembre è anche il mese delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Vince il candidato democratico Joe Biden insieme alla candidata vicepresidente Kamala Harris. Un giorno storico per la tutela dell’ambiente, del clima. Biden ha promesso che rientrerà nell’Accordo di Parigi. L’era di Donald Trump finisce e così abbiamo ripercorso tutto ciò che è riuscito a fare nell’arco del suo mandato.

Floyd, Lewis e il movimento Black lives matter – Il movimento Black lives matter, nato per la conquista dei diritti della popolazione afroamericana negli Stati Uniti, ha conosciuto due momenti fondamentali nel 2020. L’uccisione di un ragazzo di nome George Floyd da parte della polizia di Minneapolis e la scomparsa di un paladino dei diritti civili della comunità afroamericana, insieme a Martin Luther King: John Lewis.

Le proteste per George Floyd, un uomo di 46 anni di origini afroamericane ucciso dalla polizia a Minneapolis il 25 maggio 2020 © Stephen Maturen/Getty Images

Non lasciamo che la Terra diventi un “Pianeta di plastica” – Il nostro primo long form. Il nostro primo approfondimento in una veste grafica tutta nuova non poteva che essere dedicato al “fenomeno” plastica. La plastica nuoce agli oceani, all’ambiente, al clima e anche alla nostra salute. Cosa si può fare per tornare a “respirare”? Leggi il long form.

Come sta cambiando la moda, un viaggio nel futuro – Il secondo long form lo abbiamo dedicato alla moda. Perché il fenomeno della “fast fashion” non è solo apparente, ma racchiude un mondo fatto di sfruttamento, disuguaglianze, sprechi. Abbiamo cercato di immaginare un modo di vestirci migliore. Dopo la pandemia, le case di moda non saranno più le stesse. Leggi il long form.

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Tappeti fatti asciugare al sole in Turchia. Idealmente rappresenta la vecchia a la nuova frontiera della produzione © Burak Kara/Getty Images

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