Uno skatepark, una tenda da circo e altri spazi per cittadini e sportivi sono stati creati nella striscia di Gaza grazie a un’organizzazione italiana.
Parco Green Hopes Gaza
Terminato l’ultimo ed ennesimo conflitto con Israele, la striscia di Gaza prova a tornare alla normalità con un contributo dall’Italia. Secondo il bilancio più recente, sono stati 83 i cittadini palestinesi deceduti nella regione dopo la guerra degli 11 giorni del maggio 2021. Giunto il cessate il fuoco, sono riprese le attività per portare a termine un progetto con matrice italiana. Si tratta del parco Green Hopes, pronto per essere inaugurato nell’area a nord della città di Gaza entro fine anno, anche se i giovani locali hanno già imparato ad apprezzare il nuovo skatepark annesso.
Le fondamenta dello skatepark nel parco Green Hopes a Gaza
Green Hopes Gaza è un progetto di riqualificazione sociale ed ambientale nelle aree del nord della Striscia di Gaza. Da una grande discarica abusiva, sommersa dai rifiuti, la ong italiana Acs (Associazione di cooperazione e solidarietà) in partnership con Ciss (Centro internazionale sud sud) e altre ong locali, ha costruito un grande parco per il verde pubblico con strutture rivolte alla popolazioni locale. Gli spazi creati sono un campo sportivo per calcio, basket e pallavolo; un grande skatepark; un tendone da circo; una serra didattica e uno stabile multifunzionale per attività di supporto psicologico per bambini e famiglie vulnerabili dei quartieri di Gaza Al Nada, Al Isba e Al Awda.
Una foto di Vittorio Arrigoni nel parco Green Hopes di Gaza
Il nuovo parco di Gaza
Green Hopes Gaza è finanziato dalla Agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo (Aics). Il progetto, iniziato nel 2018 e interrotto causa Covid-19 per un intero anno, ha ridisegnato lo spazio pubblico attraverso un processo partecipativo che ha coinvolto la comunità locale. “Alcune cose devono ancora essere portate a termine e i lavori proseguono in questi mesi per la costruzione di piccoli chioschi per le attività economiche e il campo sportivo – spiega Meri Crivelli, responsabile Acs a Gaza – la fine e l’inaugurazione del parco è prevista entro la fine dell’anno”. Intanto sulla pagina Facebook del parco e nel sito di Acs è possibile seguire lo svolgimento dei lavori.
#Gaza Completato il #GreenHopesGaza Lo spazio è diventato un parco polifunzionale e sportivo situato a nord della Striscia, da oggi tanti giovani svolgeranno attività utili per allontanarsi emotivamente dallo stato di assedio in cui vivono tutti i giorni a causa dell'occupazione pic.twitter.com/COSPMMegwV
La rivitalizzazione dell’area verde e delle comunità residenti consentirà il lancio di nuovi processi ricreativi sociali ed economici che dovrebbero consolidarsi a medio e lungo termine. In prospettiva, è previsto che in una seconda fase del progetto si provveda al rafforzamento di start-up e delle micro, piccole e medie imprese locali. Ma già ora i cittadini locali hanno imparato a conoscere lo spazio costruito grazie alle organizzazioni italiane.
L’importanza delle aree di gioco
Le possibilità di giocare e di svagarsi sono particolarmente importanti in un’area come la Striscia di Gaza. Secondo la Banca Mondiale, il tasso di disoccupazione giovanile a Gaza è il più alto del mondo. L’Università Al Azhar ha sviluppato un “test di ansia di insicurezza”, che mostra che quasi il 100% delle donne nell’area di intervento soffre di disturbi d’ansia causati dalla paura di una nuova offensiva, il 43% delle quali soffre di una patologia riconducile allo stress post-traumatico. La costruzione del parco italiano Green Hopes ha portato i primi sorrisi in quella terra dopo un periodo ancora più difficile del solito.
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