
Villa Erba sorge a Cernobbio e ospita importanti eventi culturali. Tra efficientamento energetico e attività antispreco, l’intervista al suo presidente.
Adidas, insieme all’organizzazione ambientalista Parley with the Oceans, mira a far crescere la consapevolezza della fragilità degli oceani e a contrastare il fenomeno dei rifiuti plastici nei mari.
Temi fondamentali come la sostenibilità e il riciclo stanno diventano sempre più popolari e le grandi aziende, seppur dietro alcune operazioni si allunghi ancora l’ombra del green washing, stanno lavorando per ridurre il proprio impatto ambientale. Un esempio è Adidas che nel 2015 ha lanciato le Ocean Plastic Trainer un modello di scarpe da ginnastica realizzate con un filamento derivato dalle plastiche riciclate dai rifiuti presenti negli oceani.
Nel 2015 l’azienda di abbigliamento sportivo tedesco ha stretto una partnership con Parley for the Oceans, organizzazione che ha lo scopo di far crescere la consapevolezza della bellezza e della fragilità degli oceani, per contrastare l’allarmante fenomeno dei rifiuti plastici nei mari di tutto il mondo. La scarpa da corsa, realizzata dal designer britannico Alexander Taylor in collaborazione con Parley e Adidas, è composta da due tipi di plastica riciclata, il polietilene tereftalato, impiegato comunemente per le bottiglie d’acqua, e il nylon delle reti da pesca. Dopo la presentazione del prototipo nel 2015 sono stati realizzati tre modelli, UltraBoost Parley, UltraBoost X Parley e UltraBoost Uncaged Parley.
https://www.youtube.com/watch?v=gHFd0MJM764
Lo scorso anno Adidas ha venduto oltre un milione di queste calzature, lo ha rivelato Kasper Rorsted, ceo dell’azienda tedesca, in un’intervista alla Cnbc. L’obiettivo di Adidas è quello di evitare l’uso di plastica vergine, raccogliere i rifiuti di plastica presenti nell’ambiente e realizzare calzature e prodotti in modo che siano sia sostenibili che performanti. “Ci impegniamo ad eliminare gradualmente l’uso della plastica vergine nei nostri prodotti – ha dichiarato Rorsted – ma questa è solo una parte della nostra collaborazione con Parley. Adidas supporta Parley nelle sue attività di ricerca e sviluppo e educazione e comunicazione”.
Leggi anche: Run for the oceans, Adidas organizza una corsa per salvare gli oceani
Per ogni paio di scarpe vengono utilizzate circa undici bottiglie di plastica, materiale che viene usato per realizzare sia la tessitura esterna che la fodera e le stringhe. La plastica riciclata utilizzata è stata raccolta, fa sapere Adidas, nei pressi delle Maldive.
“The real opportunity is to replace everything with ocean plastics, we are working on a sustainable supply chain for not only Adidas but for other organisations too”@LiedtkeEric #Adidas #sxsw #sxswpwchttps://t.co/dhjEdi8rk5 pic.twitter.com/sMUdbVxUvp
— Monty Hamilton (@montyhamilton) 12 marzo 2018
Nonostante sia evidente che non basti riciclare alcuni rifiuti e realizzarne scarpe per risolvere il tragico problema della plastica che affligge i mari di tutto il pianeta, le calzature di Adidas lanciano un segnale importante. “Questa nuova scarpa non è soltanto un accessorio – ha dichiarato Cyrill Gutsch, fondatore di Pearly for the Oceans, in occasione del lancio della nuova linea Adidas. – È un simbolo, un nuovo modo di stabilire un nesso tra i prodotti e la causa dell’inquinamento dell’oceano”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Villa Erba sorge a Cernobbio e ospita importanti eventi culturali. Tra efficientamento energetico e attività antispreco, l’intervista al suo presidente.
Il Comune di Conselice, nel ravennate, ha disposto l’evacuazione per i rischi sanitari legati all’acqua stagnante: finora pochi hanno lasciato il paese.
L’orsa Jj4 e l’orso Mj5 non saranno abbattuti almeno fino al 27 giugno. Lo ha decisio il Tar di Trento, accogliendo le istanze dei gruppi animalisti.
La svizzera Glencore ha annunciato il primo impianto di litio riciclato in Italia. Può sorgere nel 2027. Intanto il sud della Sardegna va bonificato.
Parigi ha annunciato la cancellazione di una piccola parte dei voli interni brevi. Ridimensionando la misura inizialmente prevista e imponendo deroghe.
La Ausl di Ravenna lancia un allarme sanitario: le acque alluvionali dell’Emilia-Romagna possono essere contaminate. Cosa fare per evitare conseguenze.
Niente più pile di vestiti e scarpe che vanno al macero perché invenduti. Lo chiede il Consiglio dell’Unione europea nei negoziati sul regolamento Ecodesign.
Secondo Luca Brocca, del Cnr, siccità e cambiamenti climatici hanno influito sulla doppia alluvione di maggio in Emilia-Romagna: vediamo come.
Greenpeace ha esaminato quasi 4mila analisi sull’acqua ad uso potabile potabile condotte in Lombardia dal 2018 in poi: il 18,9 per cento rileva i Pfas.