Nel corso del prossimo anno, 339 milioni di persone in 69 diversi paesi avranno bisogno di aiuti umanitari. A dirlo è l’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Servono 51,5 miliardi di dollari, una cifra record, aumentata del 25 per cento rispetto all’inizio del 2022.
Nel corso del prossimo anno, 339 milioni di persone in 69 diversi paesi avranno bisogno di aiuti umanitari. Se fosse uno stato, sarebbe il terzo più popoloso del pianeta dopo Cina e India, battendo addirittura gli Stati Uniti (la cui popolazione è di 335 milioni di persone). In pratica, si tratta di un essere umano su 23. La cifra, allarmante, è ufficiale. A diffonderla è infatti l’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu).
Tra guerra, eventi meteo estremi e crisi alimentare
Rispetto allo scorso anno, il numero di persone che necessitano di aiuti umanitari è aumentato di 65 milioni di unità, come la popolazione della Francia. I motivi li conosciamo. Da un lato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con la distruzione di infrastrutture fondamentali e milioni di persone costrette a fuggire. L’impennata dei prezzi alimentari che ne deriva e che ha avuto ripercussioni a catena in tutto il mondo, compresi paesi che già erano in crisi per la siccità (come quelli del Corno d’Africa) o per i conflitti (come Afghanistan e Yemen). Nel frattempo la crisi climatica continua a manifestarsi in modo drammatico, come hanno dimostrato le inondazioni in Pakistan.
La Global humanitarian overview 2023 (Gho), lanciata dall’Onu in collaborazione con altri partner, mette in fila alcuni numeri che danno un’idea delle crisi interrelate che l’umanità sta attraversando. Almeno 222 milioni di persone in 53 paesi saranno in una condizione di insicurezza alimentare acuta entro la fine del 2022; entro la fine del secolo, il caldo estremo potrà mietere più vittime del cancro; 388 milioni di donne e ragazze vivono in condizioni di povertà estrema, e ci vorranno ancora 132 anni per raggiungere la parità di genere.
Quanti aiuti umanitari servono per il 2023
Questi 339 milioni di individui pagheranno il prezzo di fenomeni di cui, quasi sempre, non hanno colpa. Per essere messe nelle condizioni di assisterli, l’Onu e le sue agenzie partner lanciano un appello ai donatori internazionali: servono 51,5 miliardi di dollari per gli aiuti umanitari. Una cifra record, aumentata del 25 per cento rispetto all’inizio del 2022. Tra i i paesi in cui la situazione è critica, a tal punto da richiedere interventi che costeranno più di un miliardo di dollari ciascuno, ci sono Afghanistan, Siria, Yemen, Ucraina, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo e Somalia.
Our world is facing a deadly combination of war, starvation and disease.
A record 339 million people will require humanitarian aid in 2023 – that’s one in every 23 people on the planet.
Da sole, l’Onu e le agenzie partner possono raggiungere 230 milioni di persone che ne hanno bisogno. Per gli altri 109 milioni, hanno bisogno di essere affiancate da donatori bilaterali e da altre organizzazioni. I finanziamenti sono un punto critico: quest’anno è arrivato solo il 44 per cento delle risorse necessarie per gli aiuti umanitari. Non tanto per “colpa” dei donatori, ma perché ci sono state troppe emergenze da affrontare, disseminate su un territorio troppo vasto. E il 2023 non farà che confermare queste crisi.
In Australia si cercava una capsula radioattiva smarrita durante il trasferimento da una miniera. Ora è stata ritrovata nei pressi della città di Newman.
Per assistere le persone colpite dalla pandemia, dai conflitti e dalla crisi climatica, serviranno aiuti umanitari per un totale di 36 miliardi di euro.
Manuel Esteban Paez Terán, attivista di Atlanta di 26 anni, è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da un poliziotto non identificato mentre difendeva un parco dalle ruspe.
Il 2023 negli Stati Uniti si è aperto a colpi di arma da fuoco: già 49 sparatorie con 87 vittime. In tutto il paese ci sono 120 pistole ogni 100 abitanti.
Un attentato kamikaze in una moschea di Peshawar, in Pakistan, ha causato almeno 33 morti e 150 feriti. La rivendicazione di un gruppo talebano pakistano.
Una capsula contenente cesio 137, dunque altamente radioattiva, è andata smarrita in Australia durante il trasporto da una miniera della società Rio Tinto alla città di Perth.
Sono già 26 i palestinesi uccisi dalle forze israeliane nel 2023: numeri che inquadrano una condizione sociale sempre peggiore tra isolamento e proteste.