Lo scorso anno quasi 14 milioni di persone hanno visitato l’arcipelago delle Canarie. Troppi per i 2 milioni di abitanti.
Alberi e presepi: quando il Natale è uno spettacolo
Dalla Natività raccontata con la sabbia al presepe vivente nei Sassi di Matera fino all’albero di luci più grande del mondo: un giro per l’Italia (e non solo) per farvi sorprendere dalla magia del Natale.
Di sabbia, di sale o galleggianti
Non c’è la neve, ma c’è la sabbia. Non ci sono le grotte, ma ci sono le barche. Così in Riviera Romagnola, tra fantasia, arte e tradizioni, il presepe diventa originale e unico. Lungo tutta la costa la Sacra Famiglia prende forma dai granelli: presepi realizzati interamente con la sabbia si possono ammirare a Torre Pedrera, a Marina di Ravenna, a Bellaria Igea Marina. A Cesenatico invece, dal 1986, Maria, Giuseppe e Gesù trovano posto a bordo delle antiche imbarcazioni del Museo della Marineria (tra le statue ci sono anche i pescatori e la piadinara). E poi c’è il presepe di sale, un omaggio alla storia di Cervia, con statuine fatte a mano dai 10 ai 40 centimetri: lo trovate al Museo del Sale della città. Per tutte le informazioni www.presepinriviera.it.
Il presepe luminoso di Manarola
Un presepe che illumina un intero promontorio, quello dei Tre Colli, e a cui fa da sfondo il mare delle Cinque Terre: quello di Manarola è uno dei presepi luminosi più grandi che esistano (250 figure e 15mila lampadine), ma anche uno dei più suggestivi. Se a tutto questo poi si aggiunge che viene realizzato, da oltre cinquant’anni, da un’ex ferroviere ora in pensione, Mario Andreoli, che utilizza esclusivamente materiali di recupero (come vecchie persiane e scatole in cui intravede gesti e volti), la meraviglia è davvero assicurata.
L’albero di luci di Gubbio
Più di 700 luci, 8.500 metri di cavi di collegamento, 1.900 ore di lavoro, un’estensione pari circa a trenta campi di calcio: era il 1981 quando per la prima volta Gubbio accendeva l’albero di Natale più grande del mondo. Da allora la magia si ripete ogni anno sulle pendici del monte Ingino con la stella dell’abete che arriva a toccare la basilica di Sant’Ubaldo, racchiusa tra le mura della città medievale, sulla sommità della montagna. Questo spettacolo si deve all’impegno di un gruppo di 53 volontari (il più giovane ha 19 anni e il più anziano 86) e a tutti quelli che con una donazione di 10 euro hanno “adottato” una luce e fatto sì che l’albero si accendesse anche questo Natale.
Il presepe vivente nei Sassi di Matera
Quale paese ricorda più lo scenario di un presepe se non Matera? Ed ecco che una delle più belle rappresentazioni viventi della Natalità trova spazio nei Sassi, patrimonio Unesco dell’Umanità. Il tema della 6° edizione del presepe è “La Famiglia”, intesa come nucleo di individui che diventa capitale sociale e risorsa per la vita comune. Per tutti i weekend della manifestazione, ad eccezione di quello dell’Immacolata, ogni visitatore che lo desidera potrà diventare “visit-attore”, ovvero potrà vestire i panni di un personaggio del presepe indossando per esempio il costume di pastore, soldato, popolano, fabbro, sacerdote.
L’albero cantante di Zurigo
Avete mai sentito un albero di Natale cantare? Succede a Zurigo, dove tra i rami di un abete tridimensionale alto 7 metri si nascondono tante voci e cori che scandiscono armoniosamente i canti della tradizione, quest’anno incentrati in particolare sul repertorio di Hansel e Gretel. Il Singing Christmas Tree, che darà il suo spettacolo dal 19 al 23 dicembre, si trova in Werdmühleplatz accanto alle bancarelle del mercatino di Natale.
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