Usa, allerta meteo nel sudest. Più di 45 milioni di persone minacciate da tornado e allagamenti

Più di 45 milioni di persone vivono nelle zone degli Stati Uniti in cui è confermata una grave allerta meteo, con il rischio di tornado e allagamenti.

Negli Stati Uniti abitano poco meno di 330 milioni di persone. Più di 45 milioni, cioè il 13 per cento, vivono in territori del sudest in cui è stata confermata una grave allerta meteo a partire dal 6 aprile 2022. Le previsioni infatti stimano che nei prossimi giorni forti venti si abbatteranno su diverse zone della Georgia, dell’Alabama, del Tennessee e della parte occidentale della Carolina del Sud e del Nord, provocando tornado e allagamenti. A riportare la notizia è la Cnn.

Decine di tornado in pochi giorni negli Usa

Già nella giornata di lunedì 5 e martedì 6 aprile sono stati segnalati decine di tornado; sono stati almeno 38 solo tra Mississippi, Alabama, Georgia e South Carolina. I forti venti e i vortici hanno abbattuto alberi e danneggiato linee elettriche ed edifici. Due uomini sono morti, uno in Texas per la caduta di un albero e uno a Bryan County, in Georgia, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza.

L’allerta meteo, spiega la Cnn, è stata confermata anche per le prossime ore. Circa due milioni di persone vivono nelle aree del Sudest soggette anche a possibili allagamenti a seguito delle forti precipitazioni; in alcune zone cadranno circa 130 millimetri di pioggia.

Rischio tornado negli Usa
45 milioni di persone vivono nelle zone degli Usa che in queste ore sono a rischio tornado © Brandon Bell/Getty Images

I cambiamenti climatici hanno un costo colossale

Proprio allagamenti e uragani, alla pari degli incendi e delle ondate di siccità, sono esacerbati dai cambiamenti climatici. E avranno un costo di circa 1.800 miliardi di euro che ricadrà sul bilancio federale americano ogni anno, da qui al 2030. È quanto emerge da un’analisi condotta dall’ufficio che amministra il budget federale stesso.

In aggiunta, l’amministrazione a stelle e strisce potrebbe essere costretta a spendere una cifra aggiuntiva, compresa fra i 23 e i 117 miliardi di euro all’anno, per i soccorsi in caso di calamità costiere, le assicurazioni contro le inondazioni, la tutela dei raccolti e le spese sanitarie, lo spegnimento degli incendi boschivi e le inondazioni presso le strutture federali. “Se le emissioni di gas serra continueranno senza sosta, i danni futuri saranno immensamente più alti rispetto a quelli attuali”, si legge nello studio.

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