Amsterdam ha vietato le pubblicità sui combustibili fossili

Amsterdam è la prima città al mondo a vietare pubblicità di prodotti alimentati con i combustibili fossili per incentivare scelte energetiche sostenibili.

Amsterdam ha messo al bando dalle stazioni della metropolitana le pubblicità di prodotti che promuovono l’uso di combustibili fossili. È la prima città a farlo, nel tentativo di ridurre gli “eccessi” di inserzioni proprio sui combustibili fossili, responsabili di tre quarti dell’incremento delle emissioni di CO2 negli ultimi 20 anni. Ciò significa che nelle stazioni della metropolitana della città olandese non compariranno più annunci che pubblicizzano l’acquisto di auto a benzina e voli economici, per esempio. Ma più in generale, di tutto ciò che non è alimentato con energia pulita.

Eolico
Energia eolica © Melanie Conner/Getty Images

La misura di Amsterdam che vieta le pubblicità sui combustibili fossili

La misura fa parte del piano della città per incentivare scelte energetiche più sostenibili ed è il risultato della partnership tra il comune di Amsterdam e l’agenzia pubblicitaria CS Digital Media. Il comune ha spiegato che il divieto non si applica tanto a determinate aziende, quanto ai prodotti che promuovono l’uso di combustibili fossili. Sarà quindi possibile trovare pubblicità di diverse compagnie aeree in quasi 40 stazioni della metropolitana della città. Il vincolo è però che non venga indicato il prezzo dei voli economici proprio per non spingere all’acquisto.

La nuova disposizione segue l’iniziativa Reclame Fossielvrij, che significa appunto “pubblicità senza fossili”, che ha generato movimenti di massa dentro e fuori dalla capitale olandese per chiedere ad Amsterdam di liberarsi dai combustibili fossili. E in effetti, la nuova misura va nella direzione di una città che punta sempre più sull’energia rinnovabile e l’economica circolare. L’assessore alla sostenibilità della città, Marieke van Doorninck, ha fatto sapere che l’obiettivo è ridurre le emissioni di CO2 ad Amsterdam del 55% entro il 2030. E le pubblicità che si vedono in città dovrebbero riflettere questa ambizione.

Benzina
Combustibili fossili © David Paul Morris/Getty Images

Uno sguardo all’Europa

“La decisione di vietare la pubblicità sui combustibili fossili dalle stazioni della metropolitana arriva in un momento cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici. Le pubblicità che ritraggono i combustibili fossili peggiorano la crisi climatica e non hanno posto in una città – o in un paese – che si è conformato all’Accordo di Parigi”, afferma Femke Sleegers, coordinatrice di Reclame Fossielvrij. Sebbene la campagna olandese per il momento abbia trovato posto solo nella capitale, non è escluso che questa stessa iniziativa possa diffondersi ad altre grandi città dei Paesi Bassi, come L’Aia, Rotterdam e Utrecht.

Guardando al resto d’Europa, in Francia, l’associazione Résistance à l’agression publicitaire ha pubblicato un rapporto che dimostra l’urgenza di iniziative simili in Francia e chiede che la pubblicità dei combustibili fossili venga regolamentata in modo simile a quella sul tabacco e sugli alcolici. Stessa cosa avviene nel Regno Unito, con la campagna Badvertising che si batte per il divieto totale della pubblicità sui combustibili fossili, utilizzando strategie analoghe alle precedenti campagne contro la pubblicità del tabacco, diventata poi illegale nel 2007.

A tal proposito si è espresso Leo Murray, fondatore dell’associazione benefica per il clima Possible, che mira a vietare la pubblicità dei suv in Uk, secondo il quale “sebbene alla fine le campagne contro il fumo siano state efficaci, ci sono voluti decenni e noi non abbiamo tutto questo tempo”. Ma in un mondo che dipende sempre più da internet e dalla tecnologia, rimangono seri interrogativi su come eliminare nel modo più efficace le pubblicità sui combustibili fossili. Detto che già l’iniziativa di Amsterdam è un primo importante passo avanti per disincentivare comportamenti poco sostenibili, e un incoraggiamento, per altri paesi, a fare lo stesso.

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