La siccità record in Brasile ha reso ancora più devastanti le migliaia di incendi in Amazzonia, nella savana del Cerrado e nel Pantanal.
Ad Amsterdam i turisti si trasformano in pescatori di plastica
Ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, è possibile partecipare ad un tour lungo i famosi canali della città e ripulirli dalla plastica.
Le facciate dei palazzi tinteggiate con colori caldi che si riflettono nelle acque increspate dei canali, i ponti con i mattoni segnati dal tempo. Il profumo di waffle, birra e patatine fritte; il rumore lieve delle biciclette sull’asfalto. Se avete in programma di visitare Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi, sappiate che c’è un mezzo altrettanto ecologico e divertente per ammirarne gli angoli più caratteristici: Plastic whale organizza tour della città a bordo di imbarcazioni coloratissime ed elettriche. I turisti, armati di retini, vengono accompagnati lungo i canali e mentre si godono il paesaggio sono invitati a raccogliere tutti i rifiuti che avvistano in acqua; chi recupera l’oggetto più strano riceve un premio.
Leggi anche:
- Il primo reparto senza plastica del mondo è in un supermercato di Amsterdam
- Amsterdam premia il riciclo della plastica con monete speciali e sconti
Dalla plastica raccolta nei canali di Amsterdam nascono nuove imbarcazioni, ma non solo
Il tour ha una durata di due ore; il biglietto costa 25 euro e include snack e bevande. “Sembra incredibile, ma la gente lo adora”, racconta Marius Smit che ha fondato Plastic whale dopo aver girato il mondo ed essersi reso conto di quanto l’abbiamo inquinato. L’obiettivo iniziale del progetto, nato nel 2011, era quello di costruire un’imbarcazione con la plastica recuperata dai canali di Amsterdam.
[vimeo url=”https://vimeo.com/168751197″]
Ora le barche sono undici, grazie a più di 21mila persone che hanno aderito all’iniziativa con entusiasmo e raccolto circa 195mila bottiglie e 3.500 sacchetti. È la dimostrazione che “la plastica non è solo un rifiuto, ma può diventare una fantastica materia prima”, prosegue Smit, che ha da poco lanciato una linea di mobili da ufficio realizzati con gli scarti raccolti dai turisti.
Gli obiettivi di Plastic whale
L’azienda ha aperto una sede a Rotterdam e punta a diffondere l’iniziativa anche a Bangalore, in India, per poi espandersi nel resto del mondo. “Nel nostro caso, la pesca eccessiva è un fenomeno positivo”, si legge sul sito di Plastic whale. L’obiettivo dell’azienda è il fallimento: “Se non ci sarà più bisogno di noi vorrà dire che saremo riusciti a raggiungere l’obiettivo, un mondo libero dalla plastica”, conclude Smit.
Sono molte le realtà che condividono questo sogno: LifeGate ha lanciato l’iniziativa PlasticLess per pulire il Mediterraneo con i Seabin, cestini per il mare da posizionare nei porti italiani. Repubblica e Legambiente hanno lanciato la campagna #oggiraccolgoio per esortare i cittadini ad armarsi di guanti e secchi per liberare il proprio quartiere dai rifiuti – anche i giornalisti hanno partecipato nelle circostanze della redazione. A volte le soluzioni più efficaci sono letteralmente a portata di mano.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il riciclo di tutto l’alluminio in circolazione consente un risparmio energetico del 95 per cento rispetto a produrlo ex novo: Cial spiega come si fa.
Sulle Dolomiti sono apparsi degli adesivi che invitano a riflettere sugli impatti dell’overtourism. Dopo Spagna e Grecia, il dibattito arriva anche in Italia.
Anche nel 2023 il centro e il sud America sono state le zone del mondo più pericolose per i difensori dell’ambiente, conferma la ong Global witness.
I tre Paesi del Pacifico, assediati dall’innalzamento degli oceani, hanno presentato proposta formale alla Corte penale internazionale.
Si parla per ora di 230 vittime, di cui 128 uccise da frane e inondazioni improvvise. Centinaia di migliaia di persone evacuate e danni alle fabbriche
Il 22 aprile 2021 è entrato in vigore l’accordo di Escazú, per la tutela delle persone che si battono per l’ambiente in America Latina.
Dopo il sì della Corte costituzionale, anche in Colombia può entrare in vigore l’accordo di Escazú per la tutela degli attivisti ambientali.
Il rapporto di Legambiente conferma lo stato critico del mare italiano, tra abusi edilizi, sversamenti, pesca illegale e cattiva gestione dei rifiuti.