
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
La plastica è bandita dagli imballaggi, ma non solo. Il reparto di questo supermercato di Amsterdam è il primo ad essere plastic-free nel mondo, ma non sarà l’ultimo.
Quasi 700 prodotti tra frutta, verdura, latte, yogurt, riso, carne, snack e tavolette di cioccolato. Che cosa manca all’appello? La plastica. Siamo nel punto vendita che la catena di supermercati biologici Ekoplaza ha inaugurato il 28 febbraio ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, ovvero l’unico supermercato esistente che possa vantare un intero reparto totalmente privo di plastica.
Leggi anche: Supermercati senza imballaggi in Italia. Ecco dove trovarli
Gli alimenti sono venduti sfusi o con imballaggi realizzati in vetro, metallo, cartone o materiali compostabili. È “un importante trampolino di lancio verso un futuro migliore”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Ekoplaza, Erik Does. La plastica non è utilizzata nemmeno per la costruzione del reparto stesso. L’obiettivo è quello di far sì che tutti i supermercati della catena ne abbiano uno entro la fine del 2018: sono 74, dislocati in varie località dei Paesi Bassi. Il prossimo a fare il grande passo sarà quello di L’Aia, a giugno.
Il progetto è stata realizzato insieme all’organizzazione ambientalista A plastic planet, che ha ideato un simbolo da apporre sulle confezioni prive di plastica in modo che sia facile distinguerle. “Per decenni i consumatori sono stati costretti a credere che non sia possibile rinunciare alla plastica negli imballaggi di alimenti e bevande”, ha commentato Sian Sutherland, co-fondatrice dell’associazione. “Questo reparto lo smentisce: finalmente vediamo un futuro dove il consumatore avrà la possibilità di scegliere cosa acquistare. È un momento storico nella lotta all’inquinamento”. Si tratterà anche di un modo per testare materiali innovativi e per capire come il pubblico reagisce alla novità.
The launch of the first #PlasticFreeAisle happening right now in #Amsterdam with great #organic products ?? In attendance #ErikDoes of @EkoPlaza @plasticsoupfoun and @siansutherland and #FrederikkeMagnussen of @aplastic_planet pic.twitter.com/ENfhoEnIAw
— A Plastic Planet (@aplastic_planet) 28 febbraio 2018
La premier britannica Theresa May ha sottolineato qualche tempo fa l’importanza del ruolo della grande distribuzione nella riduzione del consumo di plastica. La catena di supermercati Iceland ne farà a meno entro il 2023. Il Borough Market, noto mercato londinese, ha deciso di rinunciare alle bottiglie di plastica: secondo Ekoplaza la popolazione mondiale ne consuma oltre un milione al minuto, e ne ricicla meno del 9 per cento. Molte nazioni hanno accettato la sfida, tra cui la Costa Rica che metterà al bando la plastica usa e getta a partire dal 2021. Ma è proprio l’Italia a vantare un grandissimo primato: è il primo paese che vieta la produzione e la messa in commercio di cotton fioc di plastica dal 2019. Siamo liberi di festeggiare insieme agli olandesi, e di continuare su questa strada.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.