
Identità clonate e video realistici minacciano la privacy: la Danimarca prepara la prima legge in Europa contro i deepfake, riconoscendo il diritto d’autore su volto, voce e corpo.
Il 24 giugno è stata una data storica per l’Arabia Saudita: finalmente, ora le donne possono guidare. Abbiamo raccolto i sorrisi più belli delle ragazze al volante.
L’Arabia Saudita era l’unico paese del mondo a vietare alle donne di guidare. Ora non più: il 24 giugno 2018 è entrato in vigore il decreto emanato dal re Salman che permette alle ragazze di prendere lezioni di guida e spostarsi finalmente in modo autonomo.
Leggi anche: Le donne festeggiano in Arabia Saudita: finalmente possono guidare
Alcune di loro hanno già ottenuto la patente, tra cui Fadya Basma, che adesso lavora per un’azienda di car-sharing: “È un giorno meraviglioso. L’Arabia Saudita non sarà mai più la stessa”, ha dichiarato al quotidiano britannico Guardian. “Sapevo che questo momento sarebbe arrivato. È successo all’improvviso, e mi sento libera come un uccellino”, aggiunge Samar Almogren.
Aseel Al-Hamad ama le corse automobilistiche sin da quando era piccola. Il suo sogno di scendere in pista è diventato realtà: lo ha fatto sul circuito di Le Castellet, poco prima del gran premio di Francia, al volante della Lotus del 2012 con cui Kimi Raikkonen vinse il gran premio di Abu Dhabi. “Guidare un’auto di Formula 1 va oltre i miei sogni”, ha affermato la ragazza, che è entrata a far parte della Federazione motoristica dell’Arabia Saudita. “Farlo nel giorno in cui le donne possono guidare sulle strade nel mio paese, dimostra cosa puoi fare se hai la passione e lo spirito per sognare”.
Molte cose stanno cambiando in Arabia Saudita: ad aprile hanno riaperto i cinema, dopo 35 anni. Nel frattempo, però, sei attiviste per i diritti delle donne rimangono in prigione… la speranza è che le luci prevalgano sulle ombre.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Identità clonate e video realistici minacciano la privacy: la Danimarca prepara la prima legge in Europa contro i deepfake, riconoscendo il diritto d’autore su volto, voce e corpo.
Due degli scrittori russi contemporanei più famosi in patria e all’estero sono di nuovo nel mirino delle autorità russe.
Un nuovo studio di Forensic Architecture denuncia come l’architettura spaziale della distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza sia speculare al genocidio.
Il provvedimento appena firmato dal presidente Kassym-Jomart Tokayev proibisce di coprirsi il volto in pubblico. Ufficialmente adottato per motivi di sicurezza, potrebbe nascondere motivazioni religiose ben più profonde.
Ekrem Imamoglu è in carcere per accuse che in molti in Turchia hanno definito politiche. È uno dei principali oppositori del presidente Recep Erdoğan.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
Piogge torrenziali si sono abbattute sul Texas venerdì, provocando una risalita repentina del livello del fiume Guadalupe e causando una strage.
Tenzin Gyatso, il 14esimo Dalai Lama, si appresta a compiere 90 anni e annuncia la preparazione della sua successione.
L’annuncio di un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza, lanciato da Trump, non ha trovato conferme per il momento dagli attori interessati.