L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
Il 24 giugno è stata una data storica per l’Arabia Saudita: finalmente, ora le donne possono guidare. Abbiamo raccolto i sorrisi più belli delle ragazze al volante.
L’Arabia Saudita era l’unico paese del mondo a vietare alle donne di guidare. Ora non più: il 24 giugno 2018 è entrato in vigore il decreto emanato dal re Salman che permette alle ragazze di prendere lezioni di guida e spostarsi finalmente in modo autonomo.
Leggi anche: Le donne festeggiano in Arabia Saudita: finalmente possono guidare
Alcune di loro hanno già ottenuto la patente, tra cui Fadya Basma, che adesso lavora per un’azienda di car-sharing: “È un giorno meraviglioso. L’Arabia Saudita non sarà mai più la stessa”, ha dichiarato al quotidiano britannico Guardian. “Sapevo che questo momento sarebbe arrivato. È successo all’improvviso, e mi sento libera come un uccellino”, aggiunge Samar Almogren.
Aseel Al-Hamad ama le corse automobilistiche sin da quando era piccola. Il suo sogno di scendere in pista è diventato realtà: lo ha fatto sul circuito di Le Castellet, poco prima del gran premio di Francia, al volante della Lotus del 2012 con cui Kimi Raikkonen vinse il gran premio di Abu Dhabi. “Guidare un’auto di Formula 1 va oltre i miei sogni”, ha affermato la ragazza, che è entrata a far parte della Federazione motoristica dell’Arabia Saudita. “Farlo nel giorno in cui le donne possono guidare sulle strade nel mio paese, dimostra cosa puoi fare se hai la passione e lo spirito per sognare”.
Molte cose stanno cambiando in Arabia Saudita: ad aprile hanno riaperto i cinema, dopo 35 anni. Nel frattempo, però, sei attiviste per i diritti delle donne rimangono in prigione… la speranza è che le luci prevalgano sulle ombre.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
Un rapporto indica che la capitale dell’Indonesia Giacarta accoglie ormai 42 milioni di persone: più di Dacca, seconda, e di Tokyo.
Dopo la prima bozza di piano profondamente sbilanciata a favore della Russia, ora c’è una nuova bozza di accordo che piace all’Ucraina.
La sentenza è arrivata sul caso di due cittadini polacchi sposati in Germania. La Polonia si era rifiutata di riconoscere il loro matrimonio.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Il piano di pace per l’Ucraina ricorda molto quello per la Striscia di Gaza. Kiev dovrebbe cedere diversi suoi territori alla Russia e ridimensionare l’esercito.
La risoluzione dell’Onu su Gaza prevede l’invio di truppe internazionali e il disarmo di Hamas. Ma la strada è subito in salita.
Un rapporto della ong israeliana PHRI denuncia la strage di palestinesi nelle strutture detentive israeliane. I morti ufficiali sono 98 ma si contano centinaia di dispersi.
La procura di Istanbul ha formulato le accuse nei confronti dell’ex sindaco Ekrem Imamoglu. I capi d’accusa per l’oppositore di Erdoğan sono 142 per oltre 2.500 anni di carcere.
